Le mascherine taiwanesi causano un incidente diplomatico tra Polonia e Cina

Mentre la Polonia si ingegnava a creare mascherine (qui sopra potete ammirare l’opera di un patriottico designer realizzato con tovaglioli, graffette ed elastici) ecco che Formosa correva in suo soccorso con l’operazione Taiwan Can Help (questo il nome ufficiale), consegnando il 10 aprile a Varsavia cinquecentomila mascherine, su un totale di dieci milioni distribuite in tutta Europa.

L’ambasciatore di Taipei in Polonia, Weber Ven-bin Shih, ha auspicato che la campagna taiwanese possa rafforzare i legami diplomatici con le nazioni europee: “Taiwan, di per sé, ha scarse scorte, quindi un ulteriore invio non è sicuro, tuttavia speriamo in un’estensione della cooperazione con l’Europa ad altri livelli”.

Ven-Bin Shih ha affermato che, a parte l’ovvio scopo sanitario, l’invio di maschere ha un alto valore simbolico: Taiwan vuole esprimere la propria ammirazione e il rispetto per gli operatori dei servizi sanitari polacchi “in prima linea nella battaglia contro il virus”, che i media formosiani definiscono “polmonite di Wuhan”.

Inoltre, la consegna delle maschere esprime la solidarietà di Taiwan con la Polonia, rafforzata durante la difficile situazione in cui si trovano entrambi i paesi, e fa parte di una campagna volta a dimostrare al mondo che Taiwan è un membro prezioso della comunità internazionale in grado anch’esso di partecipare alla battaglia contro il coronavirus.

L’arrivo del carico di mascherine è stato organizzato interamente dall’ufficio di rappresentanza taiwanese. L’ambasciatore ha aggiunto che Taipei non interferirà in alcun modo nell’utilizzo del materiale donato: le questioni relative alla distribuzione delle mascherine ricadono interamente sulle autorità polacche.

Per ricambiare, Varsavia il 22 aprile ha inviato alla volta di Taipei un aereo della sua compagnia di bandiera Lot con 10 tonnellate di attrezzature mediche a bordo. L’occasione storica del primo volo diretto Polonia-Taiwan è stata però funestata da un incidente diplomatico con Pechino, che ha impedito al velivolo di attraversare il suo spazio aereo.

Il carico è comunque giusto a destinazione e la questione non sembra aver avuto particolari risvolti politici.

Del resto, nei rapporti tra Pechino e Varsavia, seppur generalmente buoni (soprattutto dal punto di vista commerciale, nei settori agricolo e minerario), in questi anni non sono mancati gli attriti: nel 2019, per esempio, un dipendente di Huawei è stato arrestato per spionaggio. Inoltre non bisogna dimenticare che la Polonia è il Paese che storicamente ha accolto il maggior numero di tibetani in tutta Europa, e ancora oggi ospita una comunità culturalmente vivace, specialmente nella capitale.

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