Site icon totalitarismo.blog

Le torri del 5G bruciano anche in Olanda

Secondo quando riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf l’11 aprile, nei Paesi Bassi ignoti avrebbero preso di mira le famigerate “torri” del 5G nel Paese. I ripetitori di Rotterdam, Liessel, Beesd, Nuenen e Groningen sono stati gravemente danneggiati da incendi, ha dichiarato al giornale Rob Bongelaar, direttore della Monet Foundation, associazione che sovrintende al posizionamento delle antenne in coordinamento con i governi statali per conto di operatori di rete come KPN, T-Mobile e Vodafone.

“Gli operatori stanno facendo del loro meglio per mantenere attive e funzionanti le reti mobili in questo momento difficile”, ha aggiunto Bongelaar. Sulla scatola di trasmissione di una delle strutture attaccate è comparsa anche la scritta “Fuck 5G”.

“La disponibilità di un’infrastruttura digitale affidabili è essenziale. Le connessioni sono assolutamente necessarie per gli ospedali e le case di cura, ma c’è chi deliberatamente brucia torre di trasmissione. Atteggiamento incomprensibile e inaccettabile”, sostiene Bongelaar.

La sezione anti-terrorismo dei servizi olandesi hanno confermato che l’assalto alle torri 5G e il loro sabotaggio è durato tutta la settimana: “Stiamo indagando se la motivazione sia effettivamente l’opposizione alla nuova tecnologia”. Il portavoce ha aggiunto che episodi simili si sono verificati di recente nel Regno Unito.

In Inghilterra assaltate le torri 5G “responsabili del coronavirus”

Molti gruppi di attivisti nei Paesi Bassi si sono opposti alla rete 5G, soprattutto per i problemi di salute che le onde radio potrebbero causare. Vengono tuttavia sollevate anche questioni concernenti il diritto alla privacy. A gennaio, un centinaio di persone hanno manifestato in Piazza Dam contro l’installazione del 5G ad Amsterdam. In tutto il Paese è attualmente in corso una fase di test della rete.

Fonte: Deutsche Welle

Exit mobile version