A partire da questa settimana il governo della Lettonia ha proclamato tre mesi di stato di emergenza a partire a seguito di un’impennata di contagi da COVID-19.
In base alle nuove regole, le mascherine saranno obbligatorie in tutti gli edifici accessibili al pubblico e tutti gli impiegati statali dovranno vaccinarsi entro la metà di novembre.
Le persone non vaccinate non saranno ammesse nei supermercati e solo i negozi che vendono i cosiddetti “beni essenziali” potranno restare aperti nei fine settimana.
Il tasso di vaccinazione del Paese baltico è però tra i più bassi dell’UE (dopo Bulgaria, Romania e Croazia), con solo il 48% dei lettoni completamente vaccinato.
“Vi esorto a non riunirvi, a non fare visite a conoscenti e a ridurre i vostri contatti”, ha dichiarato su Twitter il primo ministro Krišjānis Kariņš.
Valdība šodien lēma izsludināt ārkārtējo situāciju un pastiprināt #COVID19 drošības pasākumus no 11.10. Aicinu nepulcēties, neviesoties un samazināt savus kontaktus. Tiem, kas vēl nav vakcinējušies – ejiet, lūdzu, vakcinēties. Būsim pacietīgi, mērķtiecīgi, rīkosimies atbildīgi!
— Krišjānis Kariņš (@krisjaniskarins) October 8, 2021