Lukashenko contesta la regolarità delle elezioni americane: “Una vergogna per la democrazia!”

Il presidente bielorusso Lukashenko, perennemente umiliato dalle istituzioni internazionali per aver garantito la stabilità politica al suo Paese per oltre un quarto di secolo, ha approfittato del caos scaturito dalle elezioni americane per togliersi qualche sassolino dalla scarpa:

“[Gli Stati Uniti sarebbero] la roccaforte della democrazia… Basta guardare cosa sta succedendo con queste elezioni. È una vergogna, una presa in giro per la democrazia! [Gli osservatori internazionali] staranno ben distanti e cercheranno di sbirciare qualcosa al di là di un vetro. Finché non porteranno dei cartoni per coprire quei vetri e verrà la polizia a formare un cordone… Non fanno come da noi, dove irrompono nei seggi a a controllare dove viene messa la scheda elettorale… Voglio proprio vedere come reagirà l’OCSE e se il Parlamento tedesco chiederà che si ripetano le elezioni in America. Perché è una cosa che andrebbe fatta, dato che tutte le regole sono state violate, persino quelle del Paese stesso. Mi chiedo quando i tedeschi, i francesi, quei superdemocratici, gli anglosassoni e altri chiederanno di ripetere le elezioni. Posso già immaginare che non lo faranno mai, perché hanno paura!”

Il leader bielorusso ha anche preso atto delle proteste di massa nei paesi vicini contro la sua persona: “Volevano lapidarci ma le pietre gli sono tornate indietro come dei boomerang”.

Continuando sulle elezioni statunitensi, ha aggiunto:

“La prossima settimana vedremo concludersi questa farsa. Questa è tutta una commedia ma anche una disgrazia per la democrazia. Ed è un bene che sia successo, che si sia finalmente potuta vedere l’essenza di questa democrazia. Sono tutte chiacchiere. Rimarranno solo i forti, quelli capaci di resistere con fermezza. E noi resteremo”.

Lukashenko ha infine commentato le nuove sanzioni dell’UE: “È da una vita che sono sotto sanzione. Un quarto di secolo di sanzioni, e sono ancora vivo e vegeto”.

Fonte: Лукашенко о выборах в США: это позорище, издевательство над демократией (Belta, 7 novembre 2020)

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