Mangiate merda, milioni di buddhisti non possono sbagliare

(propaganda sovietica anti-buddhista)

Torna regolarmente a far scandalo sulla stampa americana Michael Roach, un businessman buddhista (sic) al centro di diverse controversie per i metodi poco ortodossi con cui divulga gli insegnamenti appresi in Tibet. Secondo i suoi seguaci, Roach sarebbe in grado di “camminare attraverso i muri, prevedere il futuro e lanciare incantesimi contro i suoi nemici”. Inoltre, come riporta il Rolling Stones, “per glorificare la figura del maestro, gli adepti di Roach consumano dutsi, pillole che contengono frammenti di materiale scatologico simbolico risalenti al Buddha, una pratica segreta diffusa tra gli iniziati tibetani”.

Ora, il punto è proprio questo: ciò che viene ridotto a macchietta e folklore è in realtà uno dei pilastri del buddhismo -potremmo dire- esoterico. Per citare un’opera a caso, la più didascalica possibile (The Handbook of Tibetan Buddhist Symbols di Robert Beer):

«I “tre bianchi”, latte, cagliata e burro chiarificato (ghi) formano tre dei “cinque nettari” ottenuti dalla vacca sacra, assieme gli altri due che sono urina e sterco. Per scopi rituali, l’urina e lo sterco vengono raccolti in vasi prima che tocchino il suolo e quindi mescolati con le tre “sostanze bianche” in una ciotola di bronzo. Questa miscela viene quindi bollita. Quando è freddo, la schiuma superiore e il sedimento inferiore di questo liquido viscoso vengono eliminati, lasciando solo la sezione centrale, che viene quindi stesa e asciugata al sole. La polvere essiccata viene quindi miscelata con lo zafferano e trasformata in piccole pillole. In Tibet queste pillole sono impiegate in pratiche rituali, insieme a pillole medicinali consacrate, note come dutsi»

Oltre agli escrementi, altre sostanze utilizzate (allargando il discorso a tutto il tantrismo), possono essere capelli, unghie o materia cerebrale dei “maestri”:

«Nella tradizione tantrica ci sono molte forme di medicinali consacrati chiamati dutsi che usano preziose sostanze vegetali e minerali in combinazione con mantra, incantesimi e preghiere eseguite in specifici periodi dell’anno per dar loro piena potenza. Spesso il maestro inserisce un po’ di capelli o unghie nel preparato, in modo che il destinatario possa stabilire una connessione karmica più profonda con lui (guru yoga). Altri ingredienti particolarmente efficaci sono i capelli di diversi maestri e dakini, la materia cerebrale degli yogi, il nettare Dharmakaya degli heruka, la veste di maestri come Padmasambhava e diversi tipi di reliquie che conferiscono guarigione e liberazione».

Quindi mangiate merda, milioni di buddhisti non possono sbagliare.

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