Durante la pittoresca convention di Vox, che ha entusiasmato solo le consorterie sinistroidi (le quali non vedevano l’ora di avere un’altra occasione di evocare il loro fantasmatico “fascismo”), Marine Le Pen ha avuto modo di incontrare l’emissario del governo Netanyahu in Europa, Amichai Chikli, ex Ministro israeliano della Diaspora che negli ultimi anni pare particolarmente attivo in Francia, dato che lo si vede spesso accanto al Ministro degli Interni Gérald Darmanin in veste di “consulente” per la lotta all’antisemitismo.
Espagne, France et Israël. Le dirigeant de Vox Santiago Abascal et Marine Le Pen ont rencontré le ministre israélien des Affaires de la diaspora et de la Lutte contre l’antisémitisme Amichai Chikli (Likoud).@AmichaiChikli @MLP_officiel @Santi_ABASCAL pic.twitter.com/sQB1OTVNkS
— Lionel Baland (@LionelBaland) May 19, 2024
Oltre agli agganci istituzionali, Chikli non disdegna la frequentazione di ambienti considerati (almeno dalla stampa) più estremisti di quelli lepeniani: alla fine del 2023 lo si è visto accreditare la figura di Éric Zemmour, ebreo sionista di “ultradestra” (sempre per la stampa) che non gode comunque di molta considerazione dalla communauté juive transalpina, la quale, come è noto, ci tiene alla sua immagine di comunità medio-progressista e tollerante con tutti (tranne che con i palestinesi a Gaza, ovviamente).
Merci au ministre Amichai Chikli, aux députés Yossi Taieb, président du groupe d’amitié France-Israël, et Boaz Bismuth, et aux maires de Sdérot, Netanya et Eilat, Alon Davidi, Miriam Feirberg-Ikar et Eli Lenkeri, pour leur accueil et pour ces échanges en Israël. pic.twitter.com/9QT9RGuLFu
— Eric Zemmour (@ZemmourEric) November 3, 2023
A partire dal 7 ottobre 2023 l’attivismo del Rassemblement National a favore di Israele si è fatto sempre più intenso, raggiungendo picchi di zelo che hanno consentito alla Le Pen di ricevere in questi mesi l’approvazione di due importanti rappresentanti dell’ebraismo francese della destra istituzionale, Serge Klarsfeld e Alain Finkielkraut.
In aggiunta, Sébastien Chenu, braccio destro (absit iniura verbis) della Le Pen e novello vicepresidente del suo partito, nonché orgogliosamente omosessuale (ha addirittura lasciato la destra gollista per la loro -timida- opposizione al matrimonio gay, trovando evidentemente ampie garanzie da Marine che i “nuovi diritti” delle minoranze sessuali non sarebbero stati toccati), ha definito il Rassemblement National come lo “scudo” [bouclier] francese contro l’antisemitismo.
“Nous sommes le bouclier face à l’antisémitisme dans notre pays” certifie Sébastien Chenu pic.twitter.com/tRalSAvgQV
— BFMTV (@BFMTV) May 19, 2024