Maschicidio

Brasile, uccide marito e lo frigge (“Tgcom24”, 26 marzo 2007): «[La donna] ha drogato il marito e poi lo ha ucciso nel sonno a colpi di coltello, lo ha tagliato in più di cento pezzi, li ha bolliti e fritti, per poi nasconderli in sacchi di plastica sotto le scale di casa».

Donna uccide marito con l’accetta (“L’Occidentale”, 14 marzo 2008): «L’uomo sarebbe rientrato ubriaco, provocando così l’ira della moglie».

Donna obesa uccide il marito schiacciandolo con il suo peso (“Repubblica”, 23 gennaio 2010): «[Cleveland]. Dopo una notte di bevute e di liti ha schiacciato il marito con il suo peso. La donna è stata condannata a tre anni di libertà vigilata e cento ore di servizio alla comunità».

Fa uccidere il marito per incassare l’eredità (“Repubblica”, 17 settembre 2010): «La donna ha pagato il killer 200 mila euro. Prima ha simulato una rapina, poi è crollata dopo ore di interrogatorio. La vittima è stata soffocata con un cuscino e uno straccio intriso di solvente. […] I due balordi sono stati fatti entrare nella villetta dalla donna – che poi si è fatta immobilizzare con del nastro adesivo per simulare una rapina – e hanno aggredito il 71enne che dormiva, mettendo in bocca all’anziano uno straccio imbevuto di solvente».

Uccide il marito con l’aspirapolvere (“Affari Italiani”, 8 marzo 2011): «Una ucraina di 43 anni avrebbe ucciso il marito 47enne con una scopa elettrica perché non voleva lasciarle finire le pulizie di casa prima di fare sesso. Il marito infatti, pensando di accelerare i tempi, le ha staccato – molto inopinatamente – la spina dell’aspirapolvere che stava usando. A quel punto, secondo il racconto della donna: “Ha iniziato a baciarmi e a accarezzarmi il seno. Mi sono liberata e gli ho messo la corda intorno al collo. Poco dopo è caduto a terra e ha smesso di respirare. Non intendevo strangolarlo”».

Orrore in Pakistan, uccide il marito e cucina il cadavere a spezzatino (“Tgcom24”, 25 novembre 2011): «Ha addormentato il marito con un mix di sonniferi nel tè, per poi strangolarlo con una fune. Con l’aiuto del nipote sembra che abbia poi tagliato a pezzi il cadavere e lo abbia messo a bollire».

A casa comando io, e rinchiude il marito in cantina senza cibo (“Corriere della Sera”, 3 dicembre 2011): «Il povero marito sarebbe stato costretto suo malgrado a subire i costanti e reiterati maltrattamenti, ritrovandosi picchiato a suon di calci e pugni, venendo rinchiuso dentro la cantina al piano interrato a ogni suo minimo tentativo di ribellione. […] Più volte, poi, nel corso della loro tormentata e burrascosa convivenza, al marito sarebbe stato imposto di guardarla mentre, nella loro casa, lei intratteneva rapporti sessuali con altri uomini».

La donna che per gelosia lessò l’ex-marito (“Giornalettismo”, 10 gennaio 2012): «Nonostante fossero divorziati lei non accettava l’idea che l’uomo vedesse altre donne. […] Mentre l’uomo stava dormendo, la donna ha deciso di lanciargli addosso dell’acqua bollente. Svegliatosi di soprassalto, l’uomo ha dovuto difendersi dall’attacco della donna la quale lo ha ripetutamente colpito con una mazza da baseball mentre lui cercava rifugio in bagno» [Condannata a 16 anni].

Disabile tradito e abbandonato dalla moglie: Voglio essere arrestato (“Repubblica”, 2 gennaio 2012): «Poliomielitico, disabile in carrozzina, è stato costretto a lasciare la sua abitazione, priva di barriere architettoniche e all’epoca acquistata con i soldi della sua pensione di invalidità, perché la moglie, innamoratasi del suo migliore amico, lo ha lasciato e si è “appropriata” di tutti i beni che erano intestati in comune».

Uccide marito con gomitata durante lite (“Ansa”, 14 febbraio 2012): «È agli arresti domiciliari la casalinga che ieri, durante una lite, ha dato al marito una gomitata allo sterno, uccidendolo. L’accusa è omicidio volontario. Ai carabinieri la donna ha detto di avere avuto una discussione col marito che aveva sculacciato il figlio di 3 anni».

Gli strizza i testicoli e lo uccide per un parcheggio (“Leggo”, 28 aprile 2012): «CINA – La donna stava cercando con il suo scooter un parcheggio di fronte ad un negozio quando l’uomo ha iniziato a dirle che non era possibile parcheggiare in quel punto. Ne è nato un litigio nel quale la donna ha coinvolto il fratello e il marito. Come testimonia un passante, dopo qualche minuto la donna ha “preso i testicoli dell’uomo e li ha strizzati così forte e a lungo che l’uomo […] è collassato sul terreno per il dolore, ed è morto».

Uccide marito e figlia: Era un padre padrone (“Lettera43”, 2 maggio 2012): «La donna, descrivendo la sua disperazione e il forte risentimento che nutriva nei confronti del marito, lo ha descritto come un padre-padrone, un violento che picchiava lei e le figlie sottoponendole a continue vessazioni. Ne era derivato un odio che la aveva indotta a rifiutarsi anche di assistere il marito quando questi aveva cominciato ad avere gravi problemi di salute, con un infarto e problemi di deambulazione. […] La donna, ha riferito di avere ucciso la figlia, che da alcuni mesi aveva allacciato una relazione sentimentale non gradita, a quanto pare, dai familiari, per evitare che subisse le stesse sofferenze che aveva patito lei a causa del marito».

È morto l’uomo seviziato dalla moglie per gelosia (“ll Tirreno”, 14 maggio 2012): «Il raptus è scattato sabato sera dopo che l’uomo è rincasato ubriaco. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, ci sarebbe stata una lite furibonda tra i due coniugi, poi la donna lo avrebbe colpito ai genitali. L’uomo ha perso i sensi, quindi la moglie lo ha seviziato con un oggetto –un portarotoli in marmo– perforandogli l’intestino»; lieto fine: Seviziò e uccise il marito per gelosia, pena ridotta in appello (“Il Tirenno”, 29 settembre 2016): «Ridotta in appello da dieci a sei anni la condanna».

Puzzava troppo, non si lavava mai: Moglie uccide il marito e lo fa a pezzi (“Affari Italiani”, 9 luglio 2012): «Un 35enne di Stavropol, in Russia, è stato ucciso e fatto a pezzi dalla moglie, perché puzzava troppo. L’uomo si rifiutava di fare il bagno o la doccia da mesi, e la moglie di 26 anni non riusciva più a sopportare il suo odore, a suo dire nauseabondo. […] A un certo punto la donna non ce l’ha più fatta e lo ha colpito due volte alla testa con un ferro da stiro, poi lo ha strangolato con un cavo elettrico, prima di tagliarlo a pezzi con un coltello da pane, spargendone i resti nei dintorni della loro casa».

Imprenditore ucciso, assolti ex moglie e amante (“Corriere”, 24 ottobre 2012) & Uccise l’ex marito e lo gettò nel Tevere: assolta per legittima difesa (Il Giornale, 24 ottobre 2012): «Secondo i difensori degli imputati, la donna si sarebbe solo “difesa da anni ed anni di violenze ed abusi” da parte del marito. L’uomo, poi, sparì dalla sua casa di Roma la sera del 27 gennaio 2004 e il suo cadavere venne trovato sulla spiaggia di Ostia solo un mese dopo. Sul corpo presentava dodici coltellate, inferte, si scoprirà poi, dall’ex moglie che avrebbe reagito dopo l’ennesima lite».

Chicago, baby sitter uccide due bambini: Per punire mio marito, sempre lontano (“Repubblica”, 1 novembre 2012): «Una donna di 40 anni ha accoltellato a morte la bambina a cui stava facendo da babysitter e il suo stesso figlio. La tragedia è avvenuta a Naperville, vicino a Chicago. L’episodio avviene a pochi giorni da un dramma simile consumato a New York dove una tata è accusata di aver ucciso due piccoli di 2 e 6 anni, affidati alle sue cure. […] La madre, ha detto ai detective di aver pensato che, uccidendo il figlio Justin, avrebbe fatto del male al marito».

Eroina nel biberon uccide una neonata, madre assolta (“Ticino News”, 5 novembre 2012): «Il tribunale distrettuale di San Gallo ha assolto oggi una giovane madre accusata di aver ucciso la figlia di sette mesi mettendo droga nel biberon. La donna negava ogni addebito e i giudici hanno ritenuto le prove insufficienti. […] L’imputata avrebbe sofferto per i contatti del suo amato con la ex partner, con cui ha un figlio».

Pagò per uccidere ex marito, condannata (“Ansa”, 6 novembre 2012): «Otto anni e quattro mesi di carcere per avere assoldato, pagando 8.000 euro, due uomini allo scopo di uccidere l’ex marito. È la condanna inflitta a una poliziotta di Torino, sospesa dal servizio, che già in passato aveva perseguitato l’uomo e la sua nuova fidanzata».

Vienna, gelataia confessa: Ho ucciso, sezionato e surgelato marito e amante (“Corriere”, 20 novembre 2012): «Una gelataia viennese di 34 anni ha confessato di aver ucciso, tagliato in pezzi, surgelato e poi sepolto sia il marito sia l’amante. […] In tribunale la donna ha spiegato che il marito la “umiliava” prendendola in giro per il suo scarso tedesco e urlandole dietro. L’amante, invece, le era infedele».

Svezia: le regalano un coltello, ci uccide il marito (“Cadoinpiedi”, 27 dicembre 2012): «La donna aveva colpito il marito 30 volte: 3 coltellate sono state fatali ed hanno raggiunto i suoi organi vitali. La donna, dopo aver ucciso suo marito, è andata in bagno, ha pulito il coltello, poi ha preso il suo cellulare ed ha iniziato a scattare foto al corpo del marito ormai esanime».

Belgio: madre uccide i tre figli piccoli e tenta il suicidio (“Crime Blog”, 13 dicembre 2012): «La versione più credibile è che la donna, affetta dalla malattia di Lyme e per questo caduta in depressione, abbia deciso di farla finita portando con sé i suoi tre figli piccoli – i due figli maggiori e il marito non erano in casa al momento della tragedia».

New York, spinto sotto a un metro uomo muore investito (“Corriere”, 28 dicembre 2012): «Travolto e ucciso da un convoglio della metropolitana dopo essere stato spinto sulla banchina da una donna sembra con problemi di disagio mentale».

Veleno in vagina per uccidere il marito litigioso (“Libero”, 30 Gennaio 2013): «A Rio Preto, in Brasile, pare che le mogli dopo animate discussioni non scherzino affatto e siano piuttosto vendicative. Un uomo di 43 anni, infatti, ha denunciato sua moglie dopo che lei ha tentato di assassinarlo mettendosi del veleno nella vagina e obbligandolo ad avere un rapporto orale con lei».

Uccide il marito e ne cuoce i genitali (“Tgcom24”, 20 giugno 2014): «Ha ucciso il marito a colpi di pestello, ne ha fatto a pezzi il cadavere e quindi ha fatto cuocere in un pentolone il naso, il cuore e gli organi genitali. L’orrore, compiuto nella cittadina francese di Longwy, è stato scoperto in Francia solo un mese dopo il delitto: gli investigatori avevano fermato la donna, una 71enne di origine algerina, madre di 10 figli, poche ore dopo l’omicidio […]. La donna “ha fatto cuocere il cuore, il naso e gli organi genitali in una pentola. Ma non si sa se li abbia mangiati. “Apparentemente siamo di fronte a furiosa una crisi di follia”, ha commentato l’avvocato della donna […]».

Psicologa killer uccide il marito, lo fa a pezzi con una motosega e sparge i resti per la città (“Il Gazzettino”, 18 Dicembre 2014): «Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l’ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l’area metropolitana di Città del Messico».

La brasiliana che ha evirato l’amico: “Da noi, se l’uomo tradisce, si fa così” (“Il Messaggero Veneto”, 3 febbraio 2015): «Nella zona del Brasile dov’è cresciuta, l’evirazione è una pratica cui le donne fanno ricorso per punire gli uomini che tradiscono. Questo aveva raccontato lei stessa a un suo ex fidanzato e questo si è affrettato a riferire lui alla polizia. Mentre sul fronte delle indagini gli agenti della Squadra mobile continuano a raccogliere elementi utili a ricostruire dinamica e motivi dell’incredibile mutilazione del pene inflitta a un suo amico […]. Sono più o meno le 16 quando, nella camera da letto dell’appartamento in cui vive […] afferra un coltello da cucina con lama di 20 centimetri e, durante un gioco erotico, taglia a freddo il pene all’amico che aveva cominciato a frequentare, seppure saltuariamente, dalla notte di San Silvestro. Lo spoglia, lo stende sul letto, gli mette addosso un lenzuolo che gli copra la visuale e agisce. Con mano chirurgica, stando alla valutazione dell’equipe di professionisti che, in quattro ore di intervento, gli hanno riattaccato l’organo».
La donna è stata condannata a due anni, l’intervento non è andato a buon fine per la virilità dell’uomo, il quale nel 2018 ha anche rilasciato una straziante intervista a “Fanpage” («Stiamo parlando di maschilicidio, il rovesciamento della medaglia»).

Uccide il marito e nasconde il corpo in borsone (“Adnkronos”, 16 aprile 2015): «Ha ucciso il marito, poi ha nascosto il corpo in un borsone. […] Dagli esami autoptici è emerso che, già nel pomeriggio, l’uomo era stato sedato dalla moglie, mediante una forte dose di medicinali, per essere poi successivamente soffocato, sino alla morte per asfissia. Il corpo senza vita del 57enne è stata trovato in un borsone a circa 15 chilometri di distanza dal luogo dell’omicidio».

Uccide il marito trafiggendolo con una katana: l’uomo è morto dissanguato (“Il Messaggero”, 26 Marzo 2016): «Un fendente secco a una gamba, che però ha reciso l’arteria femorale lasciando l’uomo esangue a terra, morto dissanguato in pochissimo tempo».

Uccide il marito, lo fa a pezzi e lo dà in pasto al cane (“Il Giornale”, 5 aprile 2016): «Lo ha accoltellato, poi lo ha affettato e lo ha dato in pasto al suo cane. Un modo per far sparire ogni traccia. Era sotto effetto di alcol e droghe e forse anche il marito è stato drogato prima del fatale attacco».

Sfregiato con l’acido: “Ho perso tutto, lei si fa le foto e ride” (“Il Giorno”, 19 aprile 2016): «”Era la notte del 19 settembre 2012, mentre facevo ritorno a casa mi sono trovato davanti due persone con passamontagna e vestite di scuro. Il più massiccio mi ha immobilizzato. L’altra, che ho poi saputo essere la mia ex, mi ha gettato una secchiata di acido. Loro sono fuggiti. Io mi sono alzato e ho visto che i vestiti si sono sciolti, ero tutto sporco di nero e il bruciore si faceva più intenso. Preso dall’istinto di sopravvivenza ho aperto gli occhi e ho bussato a casa di una amica. Sono corso in bagno per lavarmi. Tutto inutile. L’acido mi ha devastato […]. Non posso nemmeno fare culturismo, era bello. Amavo il mio corpo. Ora sono senza un pettorale. Non vedo. La pelle che mi hanno impiantato non è mia e quindi sudo anche in inverno. Lei mi sembra più felice. Ha una pagina Facebook dove mette le foto col marito. Beata lei… Ride… Si diverte… Io, invece, non ho più nulla”».
La donna è stata condannata a 8 anni ma non ha fatto neanche un giorno di carcere perché è rimasta incinta due volte. La vittima nel settembre 2016 ha rilasciato un’intervista a “Fanpage”: «Naturalmente se fossi stato una donna il trattamento sarebbe stato diverso».

Il marito si rifiuta di fare sesso. La moglie lo uccide a bastonate (“Il Giornale”, 17 giugno 2016): «INDIA – L’omicidio è avvenuto lo scorso novembre del 2013. L’uomo si sarebbe rifiutato di fare sesso scatenando così la folle reazione della moglie».

Uccide marito 82enne con l’acido (“Adnkronos”, 23 dicembre 2016): «Una donna di 75 anni ha ucciso a Milano il marito di 82 anni gettandogli dell’acido addosso».

Dopo una lite uccide il marito con il mattarello (“Repubblica”, 26 settembre 2017): «Ha ucciso il marito colpendolo alla testa con un mattarello al culmine di una lite»; lieto fine: Delitto con lo sconto: uccise il marito con il mattarello, pena di 9 anni e 4 mesi (“La Nazione”, 18 luglio 2018).

Uccide e mura nel cemento il marito che la picchiava (“Huffington Post”, 25 marzo 2018): «Polemiche in Francia dopo la sentenza che ha condannato una donna colpevole di aver ucciso il marito violento con una carabina e averlo murato nel cemento, a tre anni di carcere contro i venti che chiedeva l’accusa. La sentenza di Tolosa è stata presa dopo che i giurati hanno tenuto in considerazione il peso delle violenze subite per anni dalla donna e la sua versione secondo la quale non sapeva che l’arma con cui ha ucciso il marito fosse carica».

Uccide l’amante e serve i suoi resti a un barbecue con parenti e amici (“Il Secolo XIX”, 17 maggio 2018): «Uccide l’amante e serve i suoi resti a un barbecue con parenti e amici. […] La donna, 34 anni, sta scontando la pena dell’ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi l’amante nel 2014, con la complicità del marito. E il mese scorso è stata condannata ad altri 65 anni di carcere dopo che ha ammesso di aver ucciso anche il consorte, iniettandogli un’overdose di eroina e soffocandolo con un cuscino. Ma secondo la polizia potrebbe essere responsabile di altri nove omicidi».

Mette pesticida nelle pietanze: indiana fa strage di commensali (“Il Giornale”, 29 giugno 2018): «La giovane che aveva invitato 120 commensali per festeggiare l’inaugurazione della sua nuova casa […], avrebbe voluto uccidere anche marito, suocera, sorella della suocera e cognate. Neppure ai suoi parenti era piaciuto il cibo che aveva loro offerto.A fine pasto sono stati 5 gli ospiti uccisi (tra cui 4 ragazzini tra i 7 e i 13 anni) e 88 quelli ricoverati d’urgenza in ospedale. La tecnica usata è stata quella di aggiungere un potente pesticida alle pietanze».

Investe e uccide il marito: aveva scoperto che aveva un’altra (“Il Messaggero”, 7 Luglio 2018): «La donna ha preso una decisione […] premeditata. Così ha accelerato, è salita con l’auto sul marciapiede e ha investito l’uomo: il 40enne è finito contro un palo della pubblica illuminazione, frantumandosi il capo».

Uccide la figlioletta cibandola di sale (“Adnkronos”, 28 luglio 2018): «USA (South Carolina) – Ha ucciso la figlia di soli 17 mesi come estremo tentativo di riavvicinare l’ex marito. E, per farlo, ha nutrito la piccola con una quantità di sale tale da ucciderla in modo atroce».

Avvelena il marito con il collirio (“Adnkronos”, 5 settembre 2018): «Avrebbe versato una goccia di collirio nell’acqua del marito per diversi giorni fino ad avvelenarlo. Così una donna di Clover in Sud Carolina, avrebbe ucciso il consorte, trovato morto nella loro casa il 21 luglio scorso».

Scrive il libro “Come uccidere tuo marito” e lo uccide nella realtà (“Il Messaggero”, 12 settembre 2018): «Un’autrice di Portland, in Oregon, ha scritto tre libri su come uccidere il proprio marito, e ora è stata arrestata per averlo ammazzato davvero. […] Secondo la polizia, ad un certo punto Crampton Brophy ha deciso di applicare le sue indicazioni nella vita reale, e il 5 settembre è finita dietro le sbarre per aver fatto proprio ciò che raccontava nei suoi libri, ossia aver ucciso il marito Daniel con un colpo di pistola».

Costringe il marito a uccidere e a mangiare l’amante (“Il Giornale”, 27 settembre 2018): «Una donna russa ha costretto il marito ad uccidere l’amante, trasportare il cadavere in casa e successivamente smembrarla per poterne mangiare i resti in un macabro rituale di cannibalismo».

Uccide il compagno a martellate perché sospettava abusasse dei suoi figli: assolta (“Monza Today”, 3 ottobre 2018): «È stata assolta dall’accusa di omicidio volontario per infermità mentale la 38enne che […] uccise a martellate il compagno mentre dormiva sul divano in salotto. La donna, tuttavia, dovrà restare per dieci anni in casa di cura psichiatrica come misura di sicurezza».

Uccide il compagno e lo cucina: “Voleva sposare un’altra” (“L’Unione Sarda”, 21 Novembre 2018): «Ha ucciso il compagno, poi ha ridotto in pezzi il cadavere e lo ha cucinato. È successo negli Emirati Arabi Uniti, dove una donna di nazionalità marocchina di 30 anni […] ha ammazzato il fidanzato e ha servito parte dei resti del corpo in un piatto tradizionale del suo Paese, a base di carne e riso, ad alcuni operai pakistani che lavoravano nelle vicinanze della sua abitazione. Il delitto è stato scoperto a distanza di tre mesi dal fatto, dopo che un dente della vittima è stato trovato all’interno di un frullatore dal fratello della 30enne. […] La 30enne ha confessato l’omicidio, giustificandosi dicendo di aver agito in un momento di follia, per vendicarsi della vittima che, dopo aver vissuto con lei per sette anni, aveva deciso di sposare un’altra in Marocco».

La moglie pesta il marito: “Voglio un tenore di vita migliore” (“Il Giornale”, 30 novembre 2018): «I carabinieri hanno […] fermato una donna di origini romene di 46 anni, accusata di vessare continuamente il marito, colpevole di non garantirle un tenore di vita abbastanza alto. Da tempo infatti l’uomo, un 47enne, viveva un vero e proprio inferno in famiglia. La donna […] aveva intrecciato una relazione con lui nella speranza di una svolta dal punto di vista economico. Quando però si è accorta che le sue attese rischiavano di andare deluse, ha deciso di prendersela con il coniuge. Dopo un periodo di vessazioni sopportate in silenzio l’uomo non ce l’ha fatta più e si è rivolto ai carabinieri. I militari dell’Arma sono intervenuti ieri sera, eseguendo un provvedimento di allontanamento della donna dalla casa di famiglia. Non solo. La donna è stata anche denunciata in procura per maltrattamenti in famiglia».

Lui la lascia, lei lo fa uccidere: cadavere murato in un pozzo per sei anni (“La Stampa, 8 marzo 2019): «Il corpo della vittima […], 42 anni, un albanese che viveva a Genova ed è stato ucciso il 15 gennaio 2013, è rimasto per tutti questi anni murato in un pozzo artesiano adiacente a un appartamento […]. A ordinare il delitto è stata una donna, ex commerciante di gioielli, oggi 64enne fermata dai carabinieri mentre stava per fuggire in aereo in Brasile. Lo avrebbe fatto perché non accettava di essere stata abbandonata dalla vittima, con cui aveva avuto una relazione. Per un anno ha covato il rancore nei suoi confronti. Poi ha deciso di agire contro l’ex amante, accusato anche di averle rubato dei gioielli. Per farlo si è servita di sette suoi compaesani che materialmente hanno agito. Con una trappola Lamaj Astrit è stato attirato in un box di Muggiò per una falsa cessione di droga. Lì lo hanno accerchiato, preso a bastonate e strangolato con un filo di nylon. Poi hanno trasportato il corpo a Senago, nascondendolo in un pozzo adiacente ad un appartamento […]».

Schiaffeggia un ragazzino autistico e uccide un diciottenne perché “odia gli uomini” (Teen who murdered boy while pregnant “boasting about being a man hater”, “The Scotsman”, 26 marzo 2019): «Una delle più giovani assassine della Gran Bretagna, che ha ucciso un adolescente mentre era incinta e strafatta di cocaina, si è vantata con le compagne di cella di essere una “odiatrice di uomini”. Jolene Doherty, che ora ha 18 anni, è stata condannata all’ergastolo a gennaio per aver ucciso il diciottenne Conner Cowper durante una festa in casa.
All’epoca dell’omicidio (aprile 2018) Doherty aveva 17 anni e soltanto ora che è divenuta maggiorenne la sua identità può essere rivelata.Nel frattempo ha partorito dietro le sbarre, ma fonti del carcere hanno riferito che la giovane mamma si sarebbe vantata con le altre detenute del suo brutale omicidio, dicendo di “odiare gli uomini”.
[…] La madre di Conner, Linda Fraser, 37 anni, ha espresso il suo dolore dopo aver appreso delle parole della “malefica” Doherty in prigione, mentre lei è costretta a passare la sua prima Festa della Mamma senza il suo unico figlio.
Una fonte del carcere ha affermato: “Tutti in carcere sanno chi è Jolene per il video in cui lei picchia un ragazzo autistico quando aveva circa 12 anni. Le detenute hanno incominciato ad odiarla quando l’hanno saputo, ma in qualche modo è riuscita a conquistare la loro fiducia con le sigarette e con qualche storia lacrimevole sul suo compagno violento. Ha detto di aver ucciso quel ragazzo e di aver picchiato l’autistico perché odia gli uomini ed è stata aggredita dal suo ex. Jolene usa la stessa scusa per tutto ciò che ha fatto di male nella vita. Sinceramente non sembra provare alcune vergogna. Molte delle ragazze con cui è in carcere hanno detto che è un odiatrice di uomini e che questa cosa la fa ridere”.
[…] Anni prima dell’aggressione fatale, Doherty era già divenuta “la donna più odiata della Scozia” dopo che un video rivoltante di lei che schiaffeggia un ragazzo autistico venne caricato sui social media nel 2013, quando aveva solo 12 anni.
Doherty aveva incontrato Conner Cowper solo poche ore prima che lo uccidesse a una festa in casa il 14 aprile 2018. Al processo, è stato detto che lei avesse cercato di metterlo alla prova contro un altro uomo, ma era uscita dai gangheri quando Conner l’aveva definita una “stupida ragazzina” [stupid wee girl].
[Doherty ha accoltellato Conner alla gola mentre era drogata e la polizia l’ha trovata vicino al cadavere mentre rideva e chiedeva indietro il suo coltello perché “è ottimo per tagliare le cipolle”].
Durante l’udienza di condanna, alla Corte Suprema di Edimburgo è stato riferito che Doherty aveva diversi precedenti penali, incluso il possesso di coltelli, ed era scappata di casa a 15 anni.
La madre di Conner, Linda Fraser, di Airdrie, North Lanarkshire (Scozia), dovrà affrontare la prima grande festa della mamma senza il suo unico figlio questo fine settimana […]: “Spero che marcisca all’inferno”, ha dichiarato.
La nonna di Conner, Janet Fraser, 59 anni, ha aggiunto: “Ha ferito ognuno di noi, sto vivendo giorno per giorno e non esco nemmeno più di casa. Questo è solo un altro calcio nei denti, non mostra alcun rimorso. È una strega e sta usando questa scusa per quello che ha fatto alla nostra Conner. Non dovrebbe mai avvicinarsi a suo figlio perché è un pericolo per tutti quelli che la circondano” […].
La delinquente è stata espulsa da scuola in seguito all’attacco nel 2013, che all’epoca venne ampiamente condiviso su Youtube e Facebook.
Linda, un’assistente della mensa, ha aggiunto: “Ci avevano segnalato un video di anni fa in cui picchiava un ragazzo autistico man mano che venivano create pagine Facebook contro il suo nome. In qualche modo è riuscita a farlo rimuovere da Facebook e Youtube e a cambiare il suo nome sul social network in Jolene Smith, in modo che non si sapesse che fosse lei. Il video è disgustoso e mostra ciò che lei è veramente: il male”».

Marito va a fare la spesa ma dimentica di comprare il pollo: la moglie lo uccide a coltellate (“Il Giornale”, 29 aprile 2019): «Suo marito si è dimenticato di comprare il pollo e lei, allora, lo ha pugnalato a morte. L’omicidio in Cina, dove la donna ha affondato la lama nel cuore dell’uomo, uccidendolo praticamente sul colpo. Da quanto emerso finora, dietro l’atroce delitto, numerosi litigi di coppia causati da un’insofferenza reciproca: marito e moglie, infatti, vivevano in casa con la madre di lui, fonte di litigate praticamente quotidiane, così come raccontato i vicini di casa. Insomma, la loro relazione è andata sempre peggio, deteriorandosi completamente, fino al giorno del raptus d’ira. […] A chiamare i soccorsi l’anziana madre della vittima, ma per suo figlio non c’era più nulla da fare: l’uomo è arrivato in ospedale già morto».

Modella russa uccide il marito: “Era tornato ubriaco e con un’altra, mi ha chiesto di cucinare per loro” (“Today”, 3 dicembre 2020): «Una top model russa di 26 anni, Lilia Sudakova, è accusata di aver ucciso il marito, il 28enne Sergej Popov, con diverse coltellate. […] la modella ha raccontato agli investigatori che l’uomo era rientrato in casa con un’altra donna, chiedendo alla moglie di cucinare per loro. […] Dopo aver pugnalato il marito, la 26enne ha chiamato i soccorsi: il giovane è stato trasportato in ospedale, ma è deceduto poco dopo il ricovero. La modella si è giustificata dicendo di aver agito per legittima difesa: dopo essersi rifiutata di cucinare per lui e la sua accompagnatrice, l’uomo l’avrebbe afferrata per i capelli, con la donna che si è difesa con il coltello che aveva in mano».

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