Anche nel 2024 si è svolta l’ormai tradizionale marocchinata di fine anno in centro a Milano, un evento che coinvolge le principali piazze europee da almeno un decennio e rappresenta l’apice del multiculturalismo e della diversità. Tuttavia ad accendere la miccia della polemica non è stata l’eterna opposizione destrorsa comunale, né qualche influencer in veste di rovinarsi il carrierone (col senno di poi non sembra una schizoteoria che la povera Ferragni sia stata distrutta un attimo dopo aver messo in discussione la gestione dell’ordine pubblico da parte della junta Sala), ma delle ragazze belghe di Liegi (e qui tutti ricorderanno la famosa canzone del Gabibbo Le liegine son ciliegine) che al “Gazzettone di Liegi” (o come si chiamano i loro giornali) hanno denunciato la Milano da incubo, cauchemardesque, che le ha ospitate durante il Veglione (c’erano anche dei maschi nel gruppo di turisti, ma essendo belgi preferisco usare il femminile per tutt*).
Afferma la morettina, la più sveglia del gruppo: LES MARANZAS ci hanno circondato e palpeggiate dappertutto (compresi gli “uomini”, dunque come detto non sto misgenderando proprio nessuno). In realtà la giovanotta evoca “bandiere di Iraq, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti”: sinceramente non mi convince molto la composizione etno-nazionale dell’orda marocchinante, ma del resto è normale che la jeunesse europea presto o tardi andrà incontro a una deriva “americana” in fatto di conoscenze geografiche (almeno non ha citato Iran o Palestina).
Ad ogni modo, le “ciliegine” sono state salvate da un monsieur italien che si è incazzato duro con i goumier perché si erano permessi di palpeggiargli la consorte (ennesima dimostrazione di patriarcato più grave delle maranzate?), mentre gli sbirri non hanno potuto far altro che, letteralmente, scoppiare in lacrime (“Una poliziotta ha pianto davanti a noi, dicendoci che era impotente di fronte a questa situazione, si rammaricava”). Ritornate all’hotel, le belghe sono state accolte con indifferenza dal personale, il quale ha confermato loro che fatti del genere “accadono ogni anno” (non si poteva dare un’altra risposta? Non penso stessero domandando un rimborso!).
Ora, io non voglio riscrivere il pezzo dell’anno scorso, né quello della fine del 2016 dedicato a quanto accadde a Colonia, la cui eco a livello internazionale fu obiettivamente incredibile nonostante il veto merkeliano sulla diffusione delle notizie, tuttavia non saprei nemmeno come commentare. A mio parere è un fatto che se ne stia parlando semplicemente perché un giornale locale dal “Prestigioso Estero” ne ha discusso, altrimenti il tutto sarebbe rimasto confinato alle lamentele di TikTok e X.
Difficile non prendersela con i “sinistri”, che sembrano affetti da una particolare forma di demenza politica che li porta da una parte a fornire -dalla loro prospettiva- alle “mele marce” qualsiasi alibi per mettere in cattiva luce tutta la popolazione immigrata, e dall’altra -nel caso particolare- a non organizzare alcun evento in una delle principali piazze italiane perché “la sicurezza costerebbe troppo”, salvo poi spendere di più per dover controllare la prevedibilissima apocalisse (che si sarebbe potuta evitare con un minimo di “selezione all’ingresso” come si è sempre fatto, relegando l’inevitabile esplosione di magrebinismo alle periferie, che tanto non interessano a nessuno e comunque non sono frequentate dai turisti).
Non so, non capisco: a chi serve il solito casino? Alla “sinistra” sicuramente no, nonostante è possibile che tale entità non capisca nemmeno quali siano i propri obiettivi (garantirsi un elettorato “etnicamente alternativo” oppure ribaltare la società con gli ultimi “barbari”?). Alla “destra” nemmeno, ad onta dei vari complottismi, perché di certo non hanno intenzione di sfruttare alcuna occasione per imbastire un piano di “remigrazione” (nemmeno sulla lunga distanza, nemmeno tra mille anni), anzi addirittura hanno bisogno di un’alta percentuale di popolazione immigrata per rispettare fedelmente i dogmi liberali e capitalisti.
A meno che questa roba non serva a polemizzare contro gli arabi per aiutare Israele in un momento di difficoltà internazionale? Sicuramente il popolo è ebete, e se uno gli va a dire “Questo è quello che le donne ebree devono subire quotidianamente nelle piazze di Gerusalemme!”, ci credono persino quelli che hanno la moglie tunisina (o nel peggiore dei casi, il nipote italo-marocchino).
Alla fine uno è costretto a macinare schizoteorie a raffica, altrimenti non ne viene fuori, eppure ci si sente idioti a continuare a fantasticare. Tanto vale convincersi che episodi del genere non siano che una tappa in un infinito cammino verso l’autoestinzione degli “europei” o “bianchi” o come volete. In Germania, del resto, lungi dall’accadere alcunché almeno in materia di “securitarismo”, i marocchinamenti sono diventati la norma in numerosi eventi pubblici, che ironia della sorte sono peraltro ormai tutti all’insegna della celebrazione della “diversità”. Semplicemente, si è smesso di parlarne, se non nel “Fogliaccio di Bimberburgo” o su qualche profilo social di tedeschi dal dubbio arianesimo (che poi in ultima analisi si compiacciono dello “scacco matto ai sinistri”).
Talvolta magari emerge qualcosa nel mainstream, ma la prospettiva è ovviamente anti-patriarcale, quindi si tratta solo di una guerra che prosegue con altri mezzi. E persino quando vengono palpeggiati i maschi (a una certa ora al magrebino non importa più nulla di quale fondoschiena abbia davanti), certi episodi di cronaca rimangono una “battaglia sul corpo delle donne”.
Non mi pare, infine, che siano emerse chissà quali proposte nemmeno dalle organizzazioni più estremistiche, che forse esistono solo negli incubi della stampa e dei piddini, dato che a fronte di tali eventi non si innesta mai alcun meccanismo azione-reazione né alcuna “guerra civile” in fieri, solo una lenta e faticosa discesa verso l’annichilimento, al quale ognuno tenta di fornire un’interpretazione in base ai propri paradigmi.
Ordine pubblico. È più facile contenerli dove sono più in vista
https://www.95047.it/paterno-gruppetto-di-persone-armati-di-bastone-cerca-vendetta-contro-migranti-dopo-i-fischi-alla-processione/
Guerra razziale quando?
non siamo neanche riusciti a sconfiggere i napoletani, figurati…
trastiamo il fascismo paninaro ?
I progressisti (malati di mente) si accorgono dei problemi solo quando ci rimettono di persona. Quando gli marrochineranno le figlie capiranno…