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Noam Chomsky giustifica l’assalto al Campidoglio

Noam Chomsky in un intervento a RT ha affermato che l’assalto al Campidoglio è storicamente giustificabile perché l’America non è stata in grado di redistribuire la ricchezza.

Secondo lo studioso, l’opinione pubblica statunitense sarebbe plagiata dalla narrazione che ogni cosa accada nel Paese sia “sostanzialmente meravigliosa”, mentre le élite neoliberiste rifiutano di riconoscere i gravi problemi che affliggono la società.

Agli Stati Uniti piace considerarsi una forza intrinsecamente buona che cerca sempre di correggere i propri errori, e questo approccio è evidente nel modo in cui è stata affrontata la rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio, ha detto Chomsky al giornalista americano Chris Hedges ora in forze alla tv russa.

Secondo la narrativa dominante, “l’assalto al Campidoglio mostrerebbe la resilienza della democrazia americana, perché non siamo diventati uno stato fascista. E questo ci ha permesso di dimostrare che la democrazia americana ha trionfato ancora”.

Un simile trionfalismo autoingannevole serve a nascondere le magagne di cui nessuna delle due parti è disposta a parlare, il che rende impossibile riflettere sulle cause dei disordini del Campidoglio: “Si parla di una folla impazzita, come spuntata dal nulla. Ma non è così”, ha concluso Chomsky.

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