È stato approvato il nuovo -draconiano- codice della strada. Solitamente non nomino mai Salvini perché porta sfiga, però qualche volta è necessario (capirete le difficoltà di scrivere con una sola mano per tenersi i coglioni). Cos’ha combinato, questo eterno enfant prodige del sovranismo? Non era quello del “Gran serata coi Fratelli Leghisti” del 2013, che ci dava giù di “Ginepro, assenzio, limoncello”, e poi via a sfrecciare sulle strade cantando a squarciagola Vasco mentre postava giulivamente le sue imprese?
Anche “Il Giornale” fu costretto a riprenderlo in tal guisa (Salvini si beve la prudenza su Facebook, 16/7/2013, articolo rimosso dal portale):
«Voleva bullarsi un po’ sul suo profilo Facebook ma in pratica si è autodenunciato. Protagonista dell’autogol il leghista Matteo Salvini che sabato sera ha raccontato ai suoi amici virtuali di aver partecipato a due differenti feste del Carroccio in giro per la Padania, prima a Muggiò e subito dopo a Marcallo con Casone, raccontando con dovizia di particolari anche le proprie acrobazie alcoliche. Fin qui nessun problema, se non fosse che lo stesso Salvini ha poi confessato candidamente di essersi messo al volante come se nulla fosse. […] Sereno, anche se privo di senso civico, lui. Un po’ meno tranquilli saranno stati gli automobilisti che hanno incontrato il dirigente lumbàrd per strada sabato notte, visti i rischi. Liberi liberi sì, ma non di bere con leggerezza per poi mettersi a guidare».
Beota, mona, gainatt, baucco, ciaparatt… PIRLA!!! Partiamo da solo un punto: l’aumento vertiginoso delle sanzioni per “eccesso” di velocità. Superamento del limite tra 10 e 40 km/h da 173 a 694 euro (e tra tra 220 e 880 euro con sospensione della patente in centro abitato). E per velocità superiori ai 40 km/h rispetto al limite, le multe possono superare i mille euro (voglio vedere se a un solo zingaro in Mercedes verrà chiesto un centesimo).
Da quello che faceva il cosplayer di Fleximan in Parlamento, una bella sorpresa. Dov’è la ragionevolezza di cui si ammanta il conservatorismo? A questo punto si rischiano più incidenti per l’ossessivo controllo del contachilometri che non per l’ebbrezza (in senso non alcolico) di una tirata in un borgo deserto.
Vogliamo parlare del resto? Gli accertamenti da remoto (e la praivasi…?), la “stretta” sui monopattini (mi vien da ridere), altre regole per i neopatentati (perché non vietate di prendere la patente punto e basta?), le tutele per i “ciclisti” (che guarda caso fa rima con “terroristi”?).
Ma no, sapete già. Infatti i più incazzati sono i servi della gleba (che hanno bisogno dell’auto per sopravvivere), non le “opposizioni” che fingono sgomento ma in segreto brindano per un editto anti-auto (elettriche o meno). I radicali di PiùEuropa si strappano i capelli perché “la cannabis dai test viene rintracciata settimane dopo il consumo”, ma sticazzi, adesso siamo a Vergate sul Membro, non in Giamaica.
Salvini è quello che ci ha sfracassato le palle sull’educazione civica: non poteva limitarsi a inserire un’oretta di “buone maniere su strada” ai licei? Salvini è quello che ha passato gli ultimi anni a farsi intervistare dalle principali riviste italiane dedicate alle “ruote”: a fronte del collasso dell’automotive nazionale dovuto anche alla fatidica “transizione ecologica”, non poteva fare da cuscinetto, da sacco di sabbia (almeno sarebbe servito a qualcosa)?
Salvini è… Salvini. E ora è ai Trasporti. Col senno di poi, se non ci fosse stato il Papeete chissà cosa sarebbe stata la stagione del covis con questo soggetto al Ministero degli Interni. Come dice un proverbio medievale (probabilmente contraffatto), lo stupido è la sella del diavolo.
Segnalo che il link a Facebook non funziona o è sottoposto a censura.
Rom col Mercedes e Albanese col BMW confermiamo insolventi cronici e irrecuperabili.
Vorremmo proporre la creazione di una galleria con foto del Ministro che mangia cose (bacio della salama da sugo, flirt con la mortazza, orgia di fritto misto eccetera).
C’è da dire che almeno ha vietato l’installazione degli autovelox sotto i 50 km/h (in Valle d’Aosta è pieno). Un colpo al cerchio e uno alla botte, secondo me non è un vero peggioramento, il codice della strada era già demenziale e draconiano, qui lo migliora su alcuni punti e lo peggiora (se possibile) su altri.
È strano che la maggior parte delle persone si sia scordato del mantra “non possiederai nulla e sarai felice”, questa idea sta andando avanti, quando c’è una crisi o le cose costano più del dovuto succede che nessuno compra più le cose superflue, se riescono a far stare a casa di nuovo le persone che senso avrebbe avere una macchina? Lavorare a casa o non lavorare affatto, comprare i vestiti o il cibo online. Regole severe diminuiscono in generale comportamenti che vanno contro le regole o ancora meglio a non avere l’oggetto che ti porta al problema, quando arriveranno le regole della destra frocia contro gli stupri (degli immigrati) ci sarà da ridere
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_novembre_25/ramy-elgaml-morto-durante-l-inseguimento-dei-carabinieri-nuovi-roghi-al-corvetto-i-residenti-bruciano-anche-casa-loro-abbiamo-paura-4b9fc36d-8abe-4403-a275-7ed06d3edxlk.shtml