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L’Occidente è un impero di lesbiche, drogati, piddini e vegetariani

Da qualche mese (ottobre dell’anno scorso circa) sta girando sui social una satira russa (erroneamente indicata, anche da me dall’inizio, come “pubblicità” o video di “propaganda”) su una famiglia che decide di emigrare verso “la Terra delle libertà” ma che, una volta salita sull’aereo, in preda allo sconforto nei confronti di lesbiche, vegetariani, Black Lives Matter e coppie childfree, sceglie di ritornare alla madrepatria a nuoto. Dal momento che non esiste una versione completa dello sketch sottotitolata in italiano (e nemmeno in inglese), ho deciso di tradurla e metterla su Youtube (ricordatevi di attivare i sottotitoli):

Non ho trovato particolari difficoltà nel comprendere i dialoghi, se non in un gioco di parole con l’espressione childfree, che il padre di famiglia interpreta come kartofjel fri (“patatine fritte”). Ad ogni modo, condivido al 100% il messaggio proposto da tale simpaticissima opera di sensibilizzazione nei confronti di esterofili e traditori della patria.

D’altro canto, questo mi pare sia il nucleo della “narrazione” putiniana, al di là di speculazioni storico-culturali, geopolitiche ecc…; altrimenti non si spiegherebbe perché nei suoi discorsi principali dall’inizio della “operazione speciale” il leader russo abbia sostanzialmente definito gli Stati Uniti (e l’Occidente) come un impero di drogati, satanisti e pedofili.

Ricorderete infatti quando apostrofò il governo Zelenskij (considerato un burattino degli americani) come una banda di “narcomani” [наркоманы] e neonazisti. Oppure quando, nel discorso del 30 settembre 2022, affermò che le élite occidentali propugnano una “totale negazione dell’uomo” che si traduce in una “religione inversa” identificata apertamente come “vero e proprio satanismo” [откровенного сатанизма].

Infine, nell’ultimo intervento solenne del 21 febbraio scorso, Putin ha accennato persino alla “pedofilia” come ultimo stadio della liberalizzazione sessuale in atto in Occidente:

“Посмотрите, что они делают со своими собственными народами: разрушение семьи, культурной и национальной идентичности, извращения, издевательства над детьми, вплоть до педофилии, объявляются нормой, нормой их жизни, а священнослужителей, священников принуждают благословлять однополые браки. Да бог с ними, пускай чего хотят, то и делают. Что здесь хочется сказать? Взрослые люди имеют право жить как хотят, мы к этому так и относились в России и всегда к этому будем так относиться: никто в частную жизнь не вторгается, и мы не собираемся этого делать.
Но хочется им сказать: но посмотрите, извините меня, священные писания, главные книги всех других мировых религий. Там всё сказано, в том числе то, что семья – это союз мужчины и женщины, но и эти священные тексты подвергаются сейчас сомнению. Как стало известно, англиканская церковь, например, планирует – планирует, правда, пока только ещё – рассмотреть идею гендерно-нейтрального бога. Что тут скажешь? Прости господи, «не ведают, что творят”.

«Guardate cosa fanno [le élite occidentali] con i loro stessi popoli: la distruzione della famiglia, dell’identità culturale e nazionale, le perversioni, la violenza contro i bambini fino a sfociare nella pedofilia diventa norma, e il clero e i sacerdoti obbligati a celebrare matrimoni omosessuali. Facciano come pare a loro, qui da noi nessuno si intromette nella vita privata delle persone.
Guardate però alle Sacre Scritture: per tutte le religioni del mondo la famiglia è l’unione di un uomo e di una donna, ma anche questi testi sacri oggi vengono messi in dubbio. La Chiesa anglicana ora prevede di teorizzare il principio di un Dio neutrale [dal punto di vista del genere]. Non si rendono conto di quello che fanno. Milioni di occidentali capiscono di essere condotti verso una catastrofe spirituale, sembra una follia ma è un problema loro, noi dobbiamo difendere i nostri figli da degrado ed estinzione».

Sarebbe interessante comprendere a quali fonti attinge il buon Vladimir, anche se probabilmente allo stato dell’arte appaiono più significative le modalità con cui tale paradigma penetra nella classe media (inter)nazionale, che ormai vegeta perlopiù sui social. Per fare un solo esempio, sono note le tristi “carrellate” sulla Kensington Avenue di Philadelphia, il famigerato “viale dei tossici” che regolarmente compare in numerosi video di denuncia (anche italiani).

Bene, da qualche tempo su Youtube si notano tra i commenti più votati reprimende in lingua russa atte a stigmatizzare queste rappresentazioni plastiche della degenerazione americana:

“Gente libera in un Paese libera: libera dalla casa, dal lavoro, dai soldi, e presto libera dalla vita stessa”.

“Tutte queste persone sono nate da madri, le loro madri li hanno allattati e cullati dalle loro braccia, hanno sognato che i loro figli avessero un futuro migliore del loro… Perché non diamo valore alla vita? Tutto ciò è spaventoso. In generale, non è uno spettacolo per deboli di cuore… Che Dio ci aiuti!”

“Dedicato a chi adora i LORO valori. Nemmeno noi avevamo roba del genere nei terribili anni ’90”

“È un Paese libero, è un popolo libero… Perché allora mi fa paura così tanta libertà???”

“Quanto sono felice di essere nata e di vivere in Russia! Orgogliosa del mio paese! Sono ancora più orgogliosa dopo quel che ho visto qui”

“Da brividi… e questi vorrebbero insegnare agli altri come vivere…”

“Un film dell’orrore! E i Presidenti di questo Paese vogliono insegnare al mondo intero come vivere! Salva noi e il nostro paese da questa discesa agli inferi”

“Deve essere terribile vivere in un Paese come quello…”

Si tratta di una “deriva” obiettivamente inevitabile nel clima in cui siamo immersi. L’importante, a mio parere, è rendersi conto da che parte si vuole stare. Se la pubblicità progresso di cui sopra riesce a muovere le più intime corde del vostro cuore (o almeno farvi riflettere), allora è forse il caso di свое сердце перебросьте через планку (anche se suona male).

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