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Papa Francesco chiede al Big Tech di censurare il complottismo “in nome di Dio”

Nel videomessaggio inviato ai partecipanti alla seconda Sessione del IV Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari, Papa Francesco, parlando in castigliano, ha chiesto ai “giganti della tecnologia” di censurare il “complottismo” sui social.

(A partire dal 15 minuto circa): “Voglio chiedere, in nome di Dio, ai giganti della tecnologia di smettere di sfruttare la fragilità umana, le vulnerabilità delle persone, per ottenere guadagni, senza considerare come aumentano i discorsi di odio, el grooming [adescamento di minori in internet], le fake news, le teorie complottistiche, la manipolazione politica.

Possiamo tranquillizzare il Pontefice: non solo tutti i social sono molto attivi nel censurare il “complottismo” in generale, ma nell’ultimo periodo riguardo al covid hanno dato il meglio. Facebook, per esempio, ha censurato i post di Desirée Penrod, un’insegnante del Connecticut che stava raccontando gli effetti avversi del vaccino prima di morire, contrassegnando appunto i suoi ultimi rantoli come fake news.

Una insegnante parla degli effetti avversi del vaccino prima di morire: Facebook la censura per disinformazione

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