Site icon totalitarismo

Partecipate tutti al Premio D’Amario!

Primo Concorso Letterario Davide D’Amario

Come dovreste sapere, a fine marzo scadrà il termine per partecipare al Primo concorso Davide D’Amario con un’opera inedita. Per invogliare i miei lettori a provarci, ho intervistato uno degli organizzatori dell’iniziativa, Edoardo, che mi ha gentilmente risposto.

Potresti abbozzare un breve ritratto di Davide, anche basandoti su tuoi ricordi personali?

Davide D’Amario è stato veramente un combattente dell’Idea. Oltre che uno dei miei migliori amici è stato anche esempio. Uno dei pochissimi veri proletari conosciuti in vita mia; basti pensare che pur provenendo da umili origini e non avendo le sostanze per arrivare a completare gli studi, è riuscito a costruirsi una cultura solidissima che spaziava dal suo interesse principale, la storia (in particolare quella del XIX e del XX secolo), passando per la saggistica, da quella antropologica a quella economica, fino ad approdare ad una conoscenza particolareggiata delle religioni monoteistiche e dell’ambito esoterico ed iniziatico.

Tutto ciò non con la spocchia intellettualoide che purtroppo contraddistingue molti maître à penser, ma rimanendo inevitabilmente ed inesorabilmente uomo del popolo; il ragazzone che incontri al bancone del bar in piazza e non ti aspetteresti di poter parlare di CélineDegrelle, Pound con la stessa scioltezza di cui si parla dell’esonero di un allenatore di calcio.

Il suo essere perennemente con le “antenne dritte”, il suo impegno inesauribile nell’associazionismo e l’intento di non far morire culturalmente la sua provincia, gli ha permesso di divenire interlocutore autorevole con intellettuali di comprovato valore, oltre che ha scrivere e collaborare con riviste che tuttora, anche quelle non più in attività, sono divenute pane quotidiano per i lettori curiosi ed affamati come noi.

Per me è molto complicato fare un quadro scevro dal mio coinvolgimento emotivo poiché ho sempre distinto la conoscenza dall’amicizia, e -sarò pleonastico- Davide è stato questo per me e molte persone. Il filo rosso che ha attraversato tutte le sue vicende umane e intellettuali è sempre stato quello di ricercare in modo genuino la Verità indagando tutte le maschere e le declinazioni dove essa si andava celando. Chiaramente i suoi modi ” alla mano” hanno permesso e invogliato molti altri meno determinati di lui a trovare gli stimoli giusti e provare a seguirlo.

Davide ha sempre perseguito una strada che fondeva la metapolitica con il vissuto del tessuto sociale a sua disposizione: è sempre stato un leader, pur continuando a sedersi in fondo alla sala durante ogni evento come l’ultimo avventore di una sala cinematografica, e questo gli ha consentito di rimodulare le proprie prospettive ogni volta che si è trovato di fronte una cantonata o un vicolo cieco.

In questi casi sicuramente avrà esperito le difficoltà che tutti noi proviamo di fronte ai fallimenti, ma la capacità di riorganizzarsi e non perdere il punto sono state sicuramente il suo punto di forza. Sicuramente di lui mi mancano le interminabili chiacchierate e discussioni dove io, cattolico tradizionalista, cercavo di demolire la rivoluzione francese, mentre lui impersonava il ruolo di un Robespierre, una figura a cui sin da giovane si è sentito profondamente affine per provenienza e istanze sociali. Sicuramente oggi manca a tutti noi questo guascone, scavezzacollo del pensiero

Perché è stato istituito questo concorso?

La storia di come è nata l’idea del premio è banale, ma allo stesso tempo simpatica. Eravamo con mia moglie Maria Vittoria il giorno del funerale di Davide sulla vialetto principale del cimitero di Bellante, avevamo appena salutato il nostro amico per l’ultima volta sotto la classica nuvoletta stile fantozziano. Appena finito il rito funebre, smette di piovere e compaiono due arcobaleni veramente suggestivi: chiaramente, da cattolici, non abbiamo dato nessuna valenza di tipo magico o propiziatorio, ma semplicemente ha funzionato da detonatore.

Il buon Davidone non amava celebrazioni e formalità, e sicuramente tutto avrebbe pensato, tranne che un premio a lui intitolato! E noi, quasi per un “dispetto affettuoso”, per averci fatto lo scherzo di andarsene sul più bello in punta di piedi come era entrato nelle nostre vite, ci siamo guardati e a voce alta abbiamo detto la stessa cosa: “Sarebbe bello organizzare un premio letterario per Davide”.

La scadenza per presentare la propria opera è molto vicina, ma in realtà non è impossibile partecipare con un racconto, un saggio breve o una “proposta”, non  è vero? Questo invito dovrebbe rappresentare uno stimolo per tutti gli “scavezzacollo del pensiero”!

Davide amava scrivere e infatti ha scritto in maniera spasmodica per gran parte della sua vita, senza risparmiarsi, capillarmente su tutti i mezzi a disposizione, e forse anche in maniera dispersiva lasciandoci così pletore di pamphlet, articoli ed approfondimenti che adesso con molta difficoltà stiamo cercando di raccogliere, al fine di incastonarli in un corpus unico.

Allo stesso modo, negli ultimi anni questa attività si era rarefatta, forse per timidezza ed eccessiva autocritica, o forse per la stanchezza di rincorrere un uditorio che non sentiva genuinamente proprio. Così ci ha lasciato dei buchi nei quali i suoi spunti, specialmente su gli avvenimenti recenti, potevano essere un’ottima linfa per trovare strade di pensiero alternative.

Per farla breve, quello che è successo a Davide accade quotidianamente a tantissime persone, e ci sembrava giusto, nel nostro piccolo, fornire un’occasione di “venire allo scoperto”. Avere la possibilità di essere letti veramente, in primis da tutti i giurati e poi da un più vasto numero di persone tramite delle piccole antologie in cui anche chi non avrà vinto potrà avere visibilità.

Il punto è proprio: questo creare da zero un’occasione per potersi misurare prima di tutto con se stessi e poi avere la possibilità di far “viaggiare con le proprie gambe” le proprie opere.

In onore di Davide, il tema per questa prima edizione è IL GUERRIERO: DESTINO O SOCIETÀ. Sicuramente potremmo peccare di molte ingenuità dal punto di vista organizzativo, ma la cosa che deve confortare è che questa iniziativa nasce solo dalla nostre energie e dal nostro sforzo, per questo la partecipazione è gratuita e la garanzia è quella che ogni manoscritto verrà letto integralmente e valutato in maniera anonima (i giurati riceveranno esclusivamente il testo con il numero assegnato ad ogni partecipante).

La sola condizione necessaria è che deve essere inedito. Si potrà partecipare inviando narrativa, saggio o poesia. Non esiste un numero prestabilito di battute. La data di chiusura delle iscrizioni è il 30 marzo, proprio per poter garantire il tempo necessario per esaminare tutte le opere, quindi

“non lasciate che l’inchiostro si secchi nelle vostre penne e fateci leggere le vostre opere!”

Primo Concorso Letterario Davide D’Amario

AVVERTENZA (compare in ogni pagina, non allarmatevi): dietro lo pseudonimo Mister Totalitarismo non si nasconde nessun personaggio particolare, dunque accontentatevi di giudicarmi solo per ciò che scrivo. Per visualizzare i commenti, cliccare "Lascia un commento" in fondo all'articolo. Il sito contiene link di affiliazione dai quali traggo una quota dei ricavi. Se volete fare una donazione: paypal.me/apocalisse. Per contatti bravomisterthot@gmail.com.

Exit mobile version