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Per la cultura popolare italiana Macron rimane sempre un depravato

Mi sono risparmiato l’intervista in ginocchio di Fabio Fazio a Emmanuel Macron non solo perché deve esser stata talmente patetica che il presentatore è stato perculato dalla sua stessa azienda, ma anche perché in fondo sono cose che non interessano: il progressismo contemporaneo vuol fare di un politico fallito dalla nascita la sua icona? Liberissimo! L’importante è che non ci obblighi a guardare (più o meno è la stessa posizione che un conservatore odierno tiene nei confronti dell’omosessualità, e l’esempio è tutt’altro che casuale).

Rimanendo però sempre in tema di eventi televisivi, ho trovato al contrario degne di nota le battute che il conduttore radiofonico Linus ha rivolto nei confronti del Presidente francese durante uno scherzo organizzatogli da “Le Iene” andato in onda su “Italia 1” il 26 febbraio. Gli autori della burla gli hanno infatti fatto credere che il figlio (studente della Cattolica) si fosse portato a casa la sua insegnante ultra-quarantenne e in ben due occasioni il malcapitato padre ha chiamato in causa Macron per stigmatizzare il comportamento del figlio degenere:

È interessante osservare come proprio questi due riferimenti sembrano attestare la genuinità dello scherzo, poiché per quanto un uomo di spettacolo possa essere politicamente scorretto, difficilmente si avventurerebbe in terreni così accidentati (c’è di mezzo, oltre che l’europeismo e la gallomania italiota, anche la liberazione femminile e il cosiddetto ageismo). A parlare qui è proprio la verace cultura nazionale: Macron è il degenerato, il perverso, quello che mette in imbarazzo il proprio padre.

E si badi bene: a differenza di quanto decenni di grande cinematografia ci hanno insegnato (L’insegnante viene a casa, L’insegnante al mare con tutta la classe, L’insegnante va in collegio…), il gesto in tal caso non rappresenta neppure per un istante motivo d’orgoglio per Linus, poiché lungi dall’essere una bravata o una scappatella, è la manifestazione evidente di una serie di problemi psicologici che farebbero saltare il buon Freud sulla sedia.

Insomma, anche in queste piccole cose si capisce come il popolo italiano sia risolutamente schierato contro l’Edipo di massa rappresentato dallo squallido Macron sotto ogni punto di vista (morale, politico, televisivo), alla faccia di chi vorrebbe imporcelo come modello da seguire.

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