Perché gli Stati Uniti tradiscono i loro alleati

Почему США предают своих союзников. Колонка Николая Старикова
(Nikolaj Starikov, “РИА ФАН“, 18 febbraio 2019; trad. it. Gog&Magog)

Negli ultimi anni, il mondo ha visto come Washington si sia applicata con costanza e metodo a demolire quel mondo che essa stessa aveva costruito poco prima. Ed ecco il ritiro dai trattati contro la proliferazione delle armi nucleare, il tradimento di fatto di leader e regimi vicini agli Stati Uniti, come Hosni Mubarak in Egitto, e la plateale pressione sugli alleati atlantici per costringerli a partecipare, con una quota molto più grande alle spese dell’esercito NATO.

Di recente, Washington ha espressamente archiviato le regole del WTO e non solo ha imposto sanzioni contro la Russia, ma ha anche lanciato una vera e propria guerra commerciale contro la Cina. Anche ad alcuni alleati stretti degli Stati Uniti, come il Canada, non sono state risparmiate nuove imposizioni.

Cosa sta succedendo? Perché gli Stati Uniti si comportano così? Perché distruggono la loro stessa credibilità presso gli alleati?

In realtà, non c’è niente di strano. Gli Stati Uniti non possono fare altrimenti.

Il fatto è che tutto il potere degli Stati Uniti si basa su due postulati: 1) la democrazia e 2) un alto tenore di vita. Si noti che, secondo la dottrina americana, la 2) è una conseguenza diretta della 1). L’assenza di una democrazia di stampo occidentale è quindi cattiva e criminale, il che presumibilmente conduce senza scampo al deterioramento delle condizioni di vita delle persone. Viene lasciato in ombra il fatto che alti standard di vita siano apparsi negli Stati Uniti solo da diversi decenni, mentre la democrazia vi è da oltre un secolo, Oltre a ciò, la democrazia esiste sul pianeta Terra in un numero enorme di stati e nella maggior parte dei casi non coesiste con il benessere.

Per decenni, gli Stati Uniti hanno mostrato ai propri cittadini il tenore di vita nell’URSS, evidenziandone le carenze e problemi, tacendo sulle elevate garanzie sociali, eccellente sanità e istruzione gratuita, case garantite e molti altri elementi che distinguevano il “socialismo sviluppato” dal capitalismo. Allo stesso tempo, hanno preso la Cina, in cui si può dire che non esisteva alcun benessere. Gli Usa hanno detto: “Vedi come viviamo bene? Vuoi vivere come noi? Allora ascoltaci e tutto sarà altrettanto bello e buono per te”.

In altre parole, al fine di preservare l’egemonia americana nel mondo, è imperativo per gli Stati Uniti mantenere un alto standard di vita per sé stessi, “dentro” il loro mondo. E qui sono iniziati i problemi. L’espansione della zona di influenza e controllo degli Stati Uniti sotto lo slogan dei diritti umani e un alto tenore di vita ha costretto Washington a condividere con altri paesi parte dei suoi guadagni finanziari. Va notato che l’alto tenore di vita dell’Occidente nel suo complesso, e in particolare gli Stati Uniti, non si basa affatto sulla laboriosità delle rispettive popolazioni. L’intero segreto risiede nell’emissione illimitata di denaro (il dollaro), la creazione di ricchezza dal nulla, e il successivo scambio di questo “denaro” con la ricchezza reale del mondo. Il periodo di massimo splendore degli Stati Uniti, infatti, arriva nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, e non ebbe luogo prima, quando la famosa democrazia negli Stati Uniti era già secolare.

Gli Stati Uniti hanno condiviso le entrate di questa emissione di dollari con i paesi satelliti, comprando la loro fedeltà. Ma il numero di vassalli è aumentato sempre più  –  e iniziò così la crescita del debito nazionale americano, che ha raggiunto la cifra astronomica di 22 trilioni di dollari. E ciò nonostante il fatto che il resto delle “democrazie sviluppate” abbiano un debito uguale, pochi figli e crescano allo stesso ritmo.

Di conseguenza, si è venuta a creare una situazione in cui un mondo così attentamente costruito può collassare sotto il puro peso delle cifre e del carico del debito. Cosa fare quindi? Taglia i costi! Nel sistema sin qui illustrato, ciò significa interrompere il finanziamento di alcuni dei satelliti. Un ulteriore problema è che gli Usa si sono improvvisamente ritrovati un potente concorrente, sotto forma della Cina. Pur giocando secondo le regole stabilite dagli americani, Pechino ha iniziato a superare gli Stati Uniti e nel lungo periodo minaccia di sostituire il dollaro con il suo yuan. Il compito di Washington è diventato più complicato  – dopo tutto, per fermare la Cina, è necessario ricostruire l’industria che si è trasferita lì.

E gli Stati Uniti hanno iniziato ad agire. Non ora, sotto Trump, ma sotto Obama. E’ stato allora che gli USA hanno fatto saltare in aria un’intera regione del Medio Oriente e hanno iniziato a sacrificare i loro fedeli dittatori. Il fine di questa strategia è abbassare il tenore di vita in tutto il mondo. Le persone devono iniziare a vivere peggio ovunque  –  in Europa, in Asia, in Medio Oriente. Pertanto, l’instabilità, il caos e l’imprevedibilità sono oggi sinonimi della politica americana. Abbassando lo standard di vita ovunque, gli Stati Uniti vogliono mantenerlo a casa loro e in altre enclave anglosassoni. Questo è il motivo per cui il Regno Unito lascia l’Unione Europea. Non è un errore o un incidente, ma una strategia. Tutto l’intero “pasticcio” della Brexit nella politica interna dell’Inghilterra non è altro che una semplice messa in scena.

Qual è allora il senso delle azioni degli Stati Uniti e dei loro alleati anglosassoni?

Se dovunque si sta peggio, noi andiamo bene. La catena logica falsamente costruita “democrazia = bella vita” può continuare a funzionare. Semplicemente, altre democrazie che erano precedentemente considerate “corrette” saranno dichiarate sbagliate. Perché diminuisce lo standard di vita in Germania e cresce l’ansia della popolazione? Non perché gli Stati Uniti, attraverso le ONG, hanno organizzato e pagato non solo la “primavera araba”, ma anche il trasporto di milioni di rifugiati in Europa. La gente vive peggio perché dei politici incapaci che hanno perseguito politiche sbagliate hanno preso il potere in Europa.

Ma se vuoi vivere bene come noi in America, ascoltaci, lascia che ti aiutiamo a fare come facciamo noi. Questa è la base dell’egemonia americana, queste parole e questa illusione.

Il tenore di vita negli Stati Uniti crollerà  –  e non ci sarà nulla da mostrare, il mito crollerà. Non c’è nulla che giustifichi la loro egemonia, tranne che la forza bruta, e questa è sempre inefficace. Pertanto, Washington non può mai permettere che i propri indicatori di benessere si deteriorino e crollino. Diventa tutto più complicato e costoso  –  il debito nazionale sta crescendo. Ma se, nel frattempo, il livello di vita cade ovunque, la gestione del processo diventerà più economica, e sarà possibile imporre più facilmente, al cittadino medio, nuovi standard di vita più bassi. “Guarda cosa succede tutto intorno a noi, e dicci grazie, questo è quello che abbiamo oggi”.

Il tempo non gioca a favore degli Usa: in Cina, assieme alla potenza industriale e militare, sta crescendo anche lo standard di vita. Ciò significa che devono sbrigarsi, perché presto o si dovrà chiamare la “democrazia” cinese visto il tenore di vita della popolazione, o si dovrà riconoscere che il numero di partiti non ha nulla a che fare con la ricchezza della popolazione.

Da tutto ciò derivano la fretta e la goffaggine delle recenti azioni degli Stati Uniti. La Cina avanza e li tallona, è urgente e vitale riprendersi l’industria agli Stati Uniti, non consentendo però alcun peggioramento della qualità della vita. Pertanto, la discesa del livello sociale avverrà a spese dei satelliti e degli alleati. Anche se quelli non lo sanno ancora…

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