Forse sono riuscito a svelare un piccolo mistero: il motivo per cui Google Books talvolta rimuove alcuni dei volumi che ha digitalizzato e ha reso disponibili anche al download in quanto privi di diritti. Fino a poco fa pensavo ci fossero dietro chissà quali decisioni oscure e inafferrabili ai profani (per esempio mi aveva stupito la rimozione di alcuni numeri della “Rivista teosofica di Roma”, per la quale peraltro scriveva anche Fogazzaro), mentre probabilmente il motivo è soltanto legato alla cosiddetta “immagine dell’azienda”, nel momento in cui Google sembra rimuovere quei volumi in cui l’addetto ha accidentalmente scansionato anche la sua manina.
Qui sopra potete vedere una mano quasi certamente muliebre, anche se forse, parlando di americani, è difficile dedurre il sesso da dello smalto sul mignolo, considerando la loro fluidità. In ogni caso, il meccanismo pare chiaro: Google Books ritira i libri in attesa di scansionare nuovamente le pagine “smanacciate”, ma nel frattempo possono passare anni, o decenni, prima che un addetto ritorno nella tale o talaltra biblioteca e corregga la sbavatura.
Nel corso degli ultimi incendi a Los Angeles è andata in fumo la collezione libraria, e di materiale anche inedito, della Società Teosofica.
Temo che parecchio materiale non possa piú essere recuperato, da mano mulatta o meno.