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Perché le belle la danno ai bulli

Dominance may make bullies more attractive leading to more sex: study
(“Deccan Chronicle”, 16 dicembre 2017)

Secondo una recente ricerca, i bulli riescono a ottenere più partner sessuali rispetto agli altri maschi. Lo studio è stato condotto da Daniel Provenzano dell’Università di Windsor in Canada. I ricercatori ritengono che il bullismo potrebbe essere più che un comportamento discutibile: da una prospettiva evolutiva, esso appare una modalità attraverso la quale gli uomini possono manifestare predominio e forza, nonché “segnalare” alle donne la propria capacità riproduttiva e l’abilità nel proteggere la prole e provvederne ai bisogni. La dominanza di un uomo può renderlo più attraente per i suoi potenziali partner, oltre a dissuadere i rivali.

Provenzano ed i suoi colleghi hanno studiato le differenze individuali della personalità che potrebbero rendere una persona più disponibile a utilizzare il bullismo nella competizione per l’accoppiamento. Sono stati reclutati due gruppi di partecipanti: 144 adolescenti più grandi (con un’età media di 18,3 anni) e 396 adolescenti più giovani (con un’età media di 14,6 anni). I partecipanti dovevano compilare dei questionari sulla loro vita sessuale e sul numero di partner, nonché sulla frequenza degli atti di bullismo perpetrati.

Attraverso un altro questionario, i ricercatori hanno approfondito sei diversi aspetti della personalità dei partecipanti, come la loro volontà di cooperare con gli altri, oppure di sfruttarli e competere con essi. […] Il team di Provenzano ha scoperto che gli adolescenti che hanno ottenuto un punteggio basso nel test riguardante l’onestà e l’umiltà hanno maggiore probabilità di usare tattiche di bullismo per procacciarsi più partner sessuali degli altri.

“I nostri risultati suggeriscono indirettamente che gli adolescenti che considerano accettabile approfittare degli altri possono ottenere più sesso se sono in grado di utilizzare strategicamente comportamenti abusivi [exploitative behaviour] come il bullismo contro individui più deboli”.

Secondo Provenzano, gli adolescenti coi risultati più bassi nei testi di onestà e umiltà possono anche usare il bullismo come strategia intersessuale per manifestare tratti, quali la forza e la dominanza, in grado di attrarre il sesso opposto. Potrebbero anche usare il bullismo per mettere i loro rivali in cattiva luce o costringerli a ritirarsi dalla competizione intrasessuale.

“I nostri risultati suggeriscono che sia gli sforzi di ricerca che quelli di prevenzione sugli adolescenti devono avere ben presente le relazioni tra personalità, sessualità e bullismo”, afferma Provenzano. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Evolutionary Psychological Science.

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