Pippo Civati ha scritto un libro su Greta Thunberg, Seguendo Greta (People, Gallarate, 2019) e sì, è peggio di quanto possiate immaginare. Non penso meriti una recensione. L’unico dato positivo è che è scaricabile gratuitamente sul sito dell’editore (previa registrazione – no, ma non fatelo), a testimoniare perlomeno un minimo di contezza sulle possibilità di venderne più di una copia.
Lo striminzito libello si apre con una raffica di citazioni dalla profetessa-bambina su quanto sia peccaminoso ed egoistico “mangiare carne e prendere l’aereo” (sic), intercalate da altre perle di saggezza dell’ineffabile Pippo, roba del calibro “Greta dà del tu ai leader del mondo” (e ci credo, gli parla in inglese…).
Ciwati condivide ogni singola sillaba del verbo di Greta, sia quando inveisce contro “chi domina il mondo” (e chi sarebbero questi? attenzione a certi discorsi), sia quando ci dà dentro con la retorica del “fare i compiti a casa” (adorabile paternalismo di una bimbetta che nemmeno vuole andare a scuola). Del resto lui è un “appassionato di Greta sin dai primi venerdì” e probabilmente ora crede di stare a Lei come Maometto sta ad Allah (visto che parliamo di Svezia, riferiamoci alla religione locale).
Nonostante il volumetto sia, come abbiamo già notato, striminzito, non manca lo spazio per ricordare ogni due pagine che la giovinetta è “candidata al premio Nobel” (il libro risale a marzo… comunque sorry). A un certo punto Ciwati si mette a discutere del “potenziale politico delle differenze neurologiche” riferendosi all’autismo di Greta, ma per fortuna è solo una citazione del New Yorker e dunque possiamo saltare a piè pari tutta la questione (gli dèi del politicamente corretto saranno soddisfatti). In ogni caso per Pippo la conclusione è univoca: chi critica la Thunberg è soltanto un “troll malintenzionato“.
Ok. Leggendo ‘sta roba incommentabile, a me vengono in mente alcune cose. In primis, un articolo di “Novella 2000” del marzo 2009 intitolato Per rimorchiare su Facebook scrivi ti amo e sparisci 72 ore nel quale Civati in persona dava consigli su come andare a figa sul principale social network dell’epoca.
Poi, un episodio dei Simpson in cui Lisa si innamora dell’affascinante attivista green Jesse Grass che la costringe a fare ogni genere di sciocchezze in nome della difesa dell’ambiente.
Infine, una recente dichiarazione di Silvio Berlusconi che ci ricorda come egli sia davvero l’ultimo sovrano legittimo dell’intero Occidente.
Detto questo, Greta vuole che riduciamo le “nostre” emissioni di CO2 del 50% entro i 2030. Si spera che almeno entro quella data saremmo diventati tutti cinesi e indiani.