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Puigdemont e il Mossad

“OkDiario” (giornale online spagnolo di centro destra), ha pubblicato il 19 dicembre 2017 delle indiscrezioni sui contatti tra Carles Puigdemont e “un’agenzia di sicurezza, composta da diversi ex agenti del Mossad, per organizzare la sua partenza dalla Spagna e ottenere protezione durante la sua latitanza in Belgio” (Puigdemont contrató a una agencia israelí con ex espías del Mossad para protegerse en suexilio en Bélgica).

Così scrive il sito:
«L’organizzazione ebraica fu contattata dalla Generalitat qualche settimana prima dell’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione. […] Tuttavia, i rapporti tra la Generalitat e l’agenzia privata furono intralciati dal governo spagnolo durante la visita in Spagna del presidente israeliano Rivlin il 5 novembre. Il leader ebreo non ha ignorato la richiesta di Rajoy di lasciare fuori dai giochi gli esperti di intelligence e ha quindi interrotto la partecipazione degli ex del Mossad. Inoltre le spie del National Intelligence Center hanno informato la Moncloa dei piani dell’ex presidente del governo catalano il quale, alla fine, è rimasto senza “scorta di lusso” nel suo esilio belga»

 

In conclusione la testata afferma di aver «avuto accesso a un estratto di alcuni documenti sequestrati dalla Guardia Civil in un organismo ufficiale della Generalitat dal titolo “Prossimi passi”, nei quali si descrive la strategia della Generalitat nella creazione di un’agenzia di sicurezza e informazione. Nella sezione “Aprire quattro linee di azione in parallelo”, al secondo paragrafo, si afferma: “Contattare i servizi di intelligence israeliani per scoprire l’organizzazione della loro agenzia di sicurezza informatica. L’Ertzaintza [la forza di polizia basca] ha buoni contatti con le aziende e l’ambiente governativo israeliano”».

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