Non amo molto parlare di porno, sia perché Adsense mi demonetizza il blog quando lo faccio, sia perché (questa dovrebbe essere la prima ragione, ma i soldi corrompono anche i più puri) odio la degenerazione e sbatterei in galera chiunque abbia qualcosa a che fare con questa porcheria (a cominciare dai produttori, anche se ci tengo a precisare che non sono assolutamente antisemita).
Ad ogni modo, per una di quelle coincidenze significative che ispira buona parte dei miei pezzi, mi sono imbattuto contemporaneamente in un post del forum “alfemminile” (fucina di degenerazione all’amatriciana) e nella notizia di una “star” del genere che è stata condannata per stupro.
Procediamo con ordine: cercando informazioni sulla deriva incestuoso-omofilo-stuprante della pornografia attuale, ho trovato un messaggio del dicembre 2017 dal titolo Quando il porno esagera che discute del tipico attore afro-americano superdotato che questo tipo di industria “spinge” (absit iniura verbis) per suscitare da una parte sentimenti di inferiorità e inadeguatezza nello spettatore bianco (oltre a fomentare un disgustoso feticismo da “cuculacci”), e per perpetuare lo stereotipo della “bestialità” della negritudine dall’altra (ad onta di tutte le manifestazione di anti-razzismo patrocinate dal medesimo milieu da cui provengono i produttori del settore).
La notizia di cui parlavo invece l’ho trovata, sempre per caso (si fa per dire), su /pol/, e riguarda lo stesso attore di cui si parla, “un tale Julio Gomez”, noto per l’appunto per aver recitato in una ventina di “film” per Blacked, non una “serie” ma una compagnia specializzata in scene di ragazze bianche “negrizzate” per via sessuale, fondata nel 2014 da un Greg Lansky…
Il gentiluomo di colore il mese scorso è finito sotto processo dopo aver assalito una donna in un condominio di New York. La polizia lo ha arrestato il 9 ottobre per furto con scasso, abusi sessuali e aggressione. L'”attore” trentaseienne avrebbe seguito una donna di 42 anni in un ascensore alle 8 di mattina in un edificio a Stuyvesant Town (est di Manhattan) e l’avrebbe trascinata sul pianerottolo per stuprarla con particolare ferocia, tentando persino di soffocarla. Eh sì, è proprio vero: talvolta anche il porno esagera…
PS: Una nota di colore: la fonte della notizia è AVN, “testata di settore” americana fondata nel 1983 da Paul Fishbein, Irv Slifkin e Barry Rosenblatt.