In poco più di un anno, Emmanuel Macron ha collezionato talmente tante figuracce da far invidia al cazzaro di Rignano: ad indignare in particolare i francesi durante l’estate la vicenda della guardia pretoriana Alexandre Benalla che Le Président si è affrettato a difendere dall’accusa di essere il suo amante (Excusatio non petita…).
La vicenda pone in risalto un dato inquietante della personalità di Macron, non solo a livello intimo ma anche politico, ovvero l’assoluta mancanza di freni inibitori quando si imbatte in un nero a torso nudo. Le foto del Presidente francese in compagnia di maschioni di colore dalle dubbie preferenze sessuali cominciano infatti a diventare un po’ troppe:
Ultimamente però il “Mozart della finanza”, come era conosciuto agli albori della sua carriera finanziario-politica, ha superato il limite, facendosi fotografare da due rinomati spacciatori delle Antille Francesi in atteggiamenti equivoci e irrispettosi:
Il dito medio di uno dei due neri ha ovviamente suscitato un’immediata polemica, soprattutto alla luce del fatto che poco tempo prima lo stesso Macron aveva pubblicamente umiliato uno studente che si era permesso di apostrofarlo con un “Manu”.
L’indignazione è però destinata a rinfocolarsi di fronte all'”inaspettato” arresto del “ragazzo del dito medio” da parte dei gendarmi di Saint-Martin, che hanno scoperto che il presunto spacciatore in effetti faceva proprio lo spacciatore: «Alla vista della polizia il giovane ha tentato di scappare, prendendo anche a calci uno dei poliziotti. Alla fine è stato bloccato e i cani antidroga hanno rilevato degli stupefacenti all’interno della sua borsa, precisamente 25 contenitori di cannabis, per un totale di 20 grammi».
Dunque il problema è al 100% politico: Macron di fronte all’Adone afro non ragiona più e rischia di causare una crisi governativa dopo l’altra. Va bene che i francesi hanno votato per il politico che più li rappresenta, però forse (forse) non meritano di toccare così il fondo.