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Remonetisescion

Adsense mi ha finalmente rimonetizzato il blog, ora si può tornare a sognare. E per festeggiare, alcuni degli ad più interessanti in cui mi sono imbattuti negli ultimi tempi:

Aggiungiamo anche un bonus: le pubblicità della storica rivista gay Advocate (metà anni ’90) che promuovono “viaggi-studio” in Thailandia. No, non è turismo sessuale, ovviamente.

Per altre pubblicità divertenti, vi rimando a questi post:

Italian ads of recent decades

Pubblicità Progresso (il Bidone Aspiratutto in India)

Manifesti di propaganda turistica

Ricordo anche che se qualche wagecuck volesse donare i suoi sudati shekel alla causa, può farlo attraverso PayPal oppure con le varie valute virtuali (Grug want berry).

BITCOIN: 3HakNZUURwFG8aVxzJmADiEmNwZdZN8eGM

ETHEREUM: 0xf475C2031c40c0e059E60a82c875201e30147277

DOGECOIN: DRuy4FjqrpTpHaS2QGFuAbZxASf1QpTE69

Non sono ovviamente uno di quei cazzoni che si inventano qualche scenario apocalittico per terrorizzare psicologicamente i propri lurker: i soldi che guadagno con la sponsorizzazione del blog di solito me li sputtano tutti al lotto, e obiettivamente trovo la cosa molto più onesta che non spacciare la gestione di un blog come lavoro.

Del resto, la maggior parte dei progetti online “che funzionano” sono orientati in senso sinistrorso e oltre a ricevere chissà quanti e quali fondi sottobanco (che naturalmente utilizzeranno per stigmatizzare lo “spreco di risorse pubbliche” e “il macigno del nostro debito”), hanno comunque il privilegio di poter pianificare quando e come vogliono, con la sicurezza che nessuno li bloccherà o bannerà o depennerà dall’intero web (a meno che i tempi non cambino, ma mi pare che l’entropia ormai stia definitivamente prevalendo).

La mia è unica certezza è invece che da un giorno all’altro potrebbero chiudermi il blog (e la pagina facebook e il profilo twitter e l’account paypal) senza la benché minima motivazione, dunque non mi pare il caso di insistere troppo con la retorica delle “donazioni per crescere”, perché alla fin fine mi accontento di poter ancora avere la libertà di esprimere un’opinione, per quanto (considerata) sessista razzista fascista omofoba e sessista (sessista l’ho già detto?), anche qualora il prezzo da pagare fosse il non potersi permettere di pagare alcun prezzo.

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