È dal 2022 che vorrei scrivere qualcosa di serio sulla posizione di Romano Prodi riguardo al conflitto in Ucraina. Il “professore” rappresenta infatti il convitato di pietra di quella russofobia piuttosto aggressiva, se non isterica, che ha caratterizzato questi anni di propaganda bellica mediatico-politica. Se andate sul sito ufficiale del grand commis, troverete decine di articoli che allo Stato attuale evocherebbero la richiesta di dimissioni, sanzioni e forse arresto (con tanto di foto in cui il Nostro e Vladimir sembrano quasi baciarsi oppure ridono come matti). Tuttavia, poi mi sono chiesto quanto avesse senso fare i seri di fronte a un teatrino del genere, e allora ho pensato che la reazione più adatta sarebbe stata quella di chiedere a ChatGPT di creare delle barzellette sul tema. Non fanno ridere, ma valgono sicuramente più di qualsiasi altra cosa si potrebbe scrivere sul tema.
Durante un vertice, Prodi cerca di convincere Putin:
“Vladimir, invadere l’Ucraina è illegale!”
Putin scrolla le spalle: “Certo, ma anche scaricare film su internet è illegale… e guarda quanti lo fanno!”
Durante una conferenza stampa congiunta, Prodi cerca di convincere Putin:
“Vladimir, l’Europa è disposta a dialogare. L’Ucraina potrebbe fare da ponte tra l’Unione Europea e la Russia, creare un clima di cooperazione, come ho sempre sostenuto!”
Putin ridacchia: “Un ponte, dici? Romano, il problema è che io non uso i ponti… ci passo direttamente con i carri armati!”
Prodi dice a Putin:
“L’Ucraina ha il diritto di unirsi all’Europa!”
Putin sorride malignamente: “Unirsi a qualcosa? Tranquillo, Romano, alla fine si unirà… alla Russia!”
Prodi dice:
“Vladimir, l’Ucraina è cruciale per la stabilità europea, serve una soluzione pacifica.”
Putin risponde: “Stabilità? L’ho già risolta! Ora c’è la stabilità… secondo Mosca!”
Durante una riunione, Prodi dice a Putin:
“L’Ucraina ha bisogno di pace, compromesso e dialogo!”
Putin lo guarda serio: “Compromesso? D’accordo! Io prendo l’est, e loro il resto!”
Prodi e Putin si incontrano per discutere della crisi in Ucraina. Prodi dice:
“Vladimir, dobbiamo trattare l’Ucraina come un ponte tra Oriente e Occidente. Nessuno deve prendere il controllo!”
Putin annuisce: “Hai ragione, Romano, ma sai… preferisco costruire un ponte che conduca direttamente a Mosca!”
Durante un vertice, Prodi chiede a Putin:
“Vladimir, perché non provi a negoziare con l’Ucraina?”
Putin risponde: “Ci ho provato! Solo che loro non capiscono il russo… né i missili!”
Prodi si gratta la testa:
“Ma non capisci che le sanzioni europee stanno danneggiando anche la Russia?”
Putin, con un sorriso beffardo: “Le sanzioni? Beh, io le uso come condimento per il mio borsch. Sono diventato immune!”
Prodi prova a spiegare la complessità della situazione a Putin:
“Vladimir, l’Italia è in difficoltà energetica. Dipendiamo dal gas russo, ma non possiamo ignorare l’aggressione in Ucraina. L’Europa è sotto pressione!”
Putin ride: “Romano, non preoccuparti. Se vi manca il gas, posso inviarvi qualche cartolina dall’Ucraina occupata… sarà calda di sicuro!”
Prodi suggerisce:
“Vladimir, ci sono sanzioni in arrivo se non ti fermi!”
Putin: “Sanzioni? Ah, non mi preoccupo. Mangeremo rape… come sempre.”
Prodi prova a convincere Putin:
“Vladimir, non puoi comportarti come uno zar nel XXI secolo!”
Putin ride: “Zar? Io punto direttamente all’upgrade… Imperatore del Mondo!”
Prodi e Putin si incontrano a un vertice e iniziano a parlare di economia. A un certo punto, Putin dice:
“Romano, com’è che voi in Europa avete sempre tutti questi problemi economici?”
Prodi ci pensa un attimo e risponde: “Beh, Vladimir, noi dobbiamo far quadrare i conti, mantenere i rapporti con gli altri Paesi, gestire l’euro… Insomma, un bel casino! E tu come fai in Russia?”
Putin sorride e dice: “Io risolvo tutto con un solo piano economico: se qualcuno si lamenta… sparisce dal budget!”
Prodi, cercando di essere diplomatico, dice:
“Vladimir, dobbiamo cercare un accordo pacifico per l’Ucraina!”
Putin ride: “Certo, io faccio pace con tutti… dopo che ho vinto la guerra”
Prodi, sconsolato, dice:
“Vladimir, non puoi prendere l’Ucraina come se fosse un tuo territorio!”
Putin risponde: “Romano, ma chi ha parlato di prendere? Io la sto solo… spostando verso Mosca!”
Prodi, esasperato, chiede a Putin:
“Ma Vladimir, perché continui a invadere Paesi?!”
Putin risponde: “È un hobby, Romano. C’è chi colleziona francobolli, io colleziono confini”
Prodi e Putin parlano delle sanzioni economiche imposte dall’Europa. Prodi cerca di far ragionare Putin:
“Vladimir, con le sanzioni, la Russia sta subendo enormi danni economici. Non è il momento di tornare al tavolo delle trattative?”
Putin si gira e dice: “Romano, per noi russi, i danni economici sono come l’inverno. Ci passiamo attraverso ogni anno… e sopravviviamo!”
Prodi, frustrato, dice:
“Ma le sanzioni danneggiano anche i russi!”
Putin lo interrompe: “Guarda il lato positivo, Romano: ora i russi sanno come sopravvivere senza le cose superflue… come la democrazia!”
Durante un summit, Prodi dice a Putin:
“Vladimir, l’Europa non può tollerare ulteriori attacchi. Stiamo parlando di vite umane!”
Putin, sorridendo, ribatte:
“Vite umane? In geopolitica, Romano, le vite sono solo pedoni in una partita di scacchi… E voi siete quelli che si fanno sempre mangiare i pezzi!”
Prodi cerca di spiegare a Putin:
“Vladimir, con l’Ucraina non puoi comportarti come un ladro!”
Putin ride e risponde: “Ladro? No, no! Io sono solo un esperto in… furti d’identità geopolitici!”
Prodi ribatte:
“Se continui così, l’Europa si unirà contro di te!”
Putin sorride: “Ah, certo! L’Europa unita contro la Russia, come se aveste mai vinto una guerra insieme!”