Se fosse Arborelius, lo prenderei come un segno divino

Ormai siamo agli sgoccioli, è arrivata la fumata bianca. Non ho fatto pronostici perché è un gioco ridicolo e blasfemo (e comunque nessuno ci azzecca mai, quindi è inutile anche dalla prospettiva della monetizzazione), ma ho scritto un bel pezzo velenoso su Anders Arborelius, che per quanto ne possa dire peste e corna (absit iniura verbis) resterebbe rebus sic stantibus uno dei pochi nomi in grado di tenere su la baracca. E poi io parlo e traduco dallo svedese e questo potrebbe forse aiutarmi a sbarcare il lunario (finalmente ci intendiamo su cos’è la vera spiritualità!). Avrò dunque puntato sul cavallo vincente? Ormai siamo agli sgoccioli, preghiamo

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