Doug Brignole, star americana del bodybuilding, classe 1960, è venuto a mancare il 14 ottobre 2022. Brignole era un rappresentante dell’era dorata del culturismo, quando star come Arnold Schwarzenegger e Lou Ferrigno fecero esplodere la mania della disciplina tra le masse. Al pubblico italiano il suo nome è totalmente sconosciuto, mentre oltreoceano l’atleta era riuscito a rimanere sulla cresta dell’onda e anche a 62 anni si stava preparando a partecipare (seppur come ospite fuori competizione) all’ennesimo “Mister Universo”. È stato inoltre coautore di un importante volume sulla storia del culturismo. La causa del decesso sarebbe un attacco di cuore.
La storia ci interessa perché il 4 aprile 2021 Brignole sul suo profilo Facebook, rispondendo a chi gli sconsigliava di sottoporsi alla vaccinazione contro il covid, aveva espresso questa opinione:
«Mi fido abbastanza del vaccino, sulla base delle ricerche che ho svolto, per farlo. Quelli di voi che pensano che il vaccino uccida, possono usarmi come test. Se muoio, avevate ragione. Se non muoio, e non ho effetti collaterali, vi siete sbagliati e dovreste ammetterlo (almeno con voi stessi). Meglio ancora, dovreste ammettere di essere stati fuorviati e dire a tutti chi vi ha ingannato, in modo che altri possano evitare questi seminatori di panico».
Brignole si era sottoposto al vaccino anti-covid Moderna il 5 aprile 2021. Il suo nome si aggiunge a un elenco crescente di bodybuilder deceduti improvvisamente nell’ultimo anno, come Mike Mitchell, ex Mister Universo e attore, morto nel luglio 2021 dopo la terza dose (due di Sinovac e una di Pfizer) a 65 anni; Paul Poloczek, culturista polacco scomparso per “cause naturali” all’età di 37 anni; il culturista giamaicano naturalizzato statunitense Shawn Rhoden, stroncato a 46 anni da un arresto cardiaco il 6 novembre 2021; l’afroamericano George Peterson; John Meadows (agosto 2021, 46 anni); Cedric McMillan, considerato l’erede nero di Schwarzenegger (nell’aprile scorso, a 44 anni, mentre si allenava). Ricordiamo anche due donne, Stacey Cummings (31 anni), e Ashley Gearhart (37 anni), entrambe morte improvvisamente nel sonno nei primi mesi del 2022.
Tutto ciò ovviamente non prova alcunché, e neppure il fatto che Brignole si sia offerto a livello informale come test può avere alcuna validità (perlomeno scientifica); tuttavia va ugualmente osservato che, al pari di altri casi, se il suo decesso si fosse verificato durante un trial allora tale evento avrebbe effettivamente avuto una qualche rilevanza a livello clinico.
Significa che sta funzionando! Alla Velocità della Scienza YEE-HAW!
Tota io ti ammiro, ma quando stai dietro alle fregnacce sono molto perplesso. Che una percentuale considerevole di culturisti muoia per problemi cardiaci a un’età inferiore ai 50 anni (e tra i 30 e i 40 non è neanche raro) è un fatto stranoto da ben prima del virus cinese e dei suoi vaccini.
Penso tu lo sapessi già, quindi ‘sto articolo è paraculissimo.
Sì infatti, mi interessava solo la curiosa coincidenza. E comunque alla fine ho specificato che non ha alcuna valenza scientifica, forse politica o almeno sociologica; e al contempo che l’avrebbe se fosse accaduto in un trial, questo è innegabile al di là degli steroidi.
Se muore all’improvviso un culturista è colpa degli steroidi.
Se muore all’improvviso un vecchio é colpa dell’età.
Se muore all’improvviso un adulto è Sudden Adult Death Syndrome.
Se muore all’improvviso un teenager è colpa della droga.
Se muore all’improvviso un bambino è colpa di qualche malattia non diagnosticata.
L’unica cosa certa è che non c’è nessuna correlazione, e visto che non è mai stato avviato un corretto iter di farmacovigilanza attiva non ci sarà mai.
Buona fortuna.