Il Ministero della Difesa israeliano vuole raggiungere un compromesso con la famiglia del sergente maggiore David Bogdanovsky, caduto in battaglia nel sud della Striscia di Gaza nel dicembre 2023, per far rimuovere la croce dalla sua lapide.
“Per legge, non è consentito apporre una croce o qualsiasi altro simbolo religioso su una lapide militare“, ha affermato il Ministero. “Ciò è particolarmente importante nel cimitero militare di Haifa, dove sono sepolti anche soldati ebrei“, ha aggiunto il Ministero, citando una sentenza del rabbino capo dell’esercito, che afferma che la croce violerebbe la sacralità del cimitero ebraico.
Il Ministero ha citato in particolare le richieste delle altre famiglie dei caduti, “le quali affermano che la croce ferisce i loro sentimenti e impedisce loro di pregare e recitare il Kaddish” (la preghiera di lutto), e alla luce della sentenza del rabbino capo dell’esercito.
Bogdanovsky, un giovane di origine ebraica ma di fede cristiana (ortodossa) giunto dall’Ucraina nel 2014, è caduto a Gaza mentre prestava servizio per il genio militare israeliano. Poche settimane fa la madre del caduto, partecipando a una cerimonia in ricordo delle vittime del 7 ottobre, ha scoperto che la tomba del figlio era stata ricoperta con un panno nero. In un messaggio su Facebook ha dichiarato di non trovare le parole “per descrivere l’umiliazione provata”.
“Ho sempre pensato che il mio David, che ha dato la vita per Israele, che ha amato il Paese con tutto il suo cuore per nove anni sin dalla sua Aliyah, che si è unito all’esercito israeliano per difendere me, la sua famiglia e tutti noi, non fosse diverso da tutti gli altri ragazzi, e che non fosse un cittadino di seconda classe. Sono rimasta lì e ho pianto di rabbia e frustrazione“.
E no mo lo dico, praticamente The Ultimate Christcuck, almeno a far spendere soldi in mercenari a quegli spilorci di merda no ? Bahh. Maladetta naja, mannaccia ai larpers.
Un popolo che mette la fede identitaria al di sopra di ogni cosa è un popolo forte