Uno studio dell’Istituto di Virologia dell’Università Heinrich Heine di Düsseldorf pubblicato a inizio marzo 2021 (Age-dependent immune response to the Biontech/Pfizer BNT162b2 COVID-19 vaccination), che mette a confronto le risposte anticorpali alla prima e alla seconda dose del vaccino Pfizer su due gruppi (giovani vaccinati di età inferiore a 60 anni e anziani vaccinati di età superiore a 80), ha rilevato che
“dopo la seconda dose, l’immunizzazione è stato raggiunto dal 97,8% dei vaccinati più giovani. Nel gruppo anziano, il 68,7% ha mostrato un titolo anticorpale tra 1:10 e 1:320. Sorprendentemente, nel 31,3% degli anziani vaccinati gli anticorpi non sono stati rilevati neanche dopo la seconda vaccinazione e, quindi, essi potenzialmente privi di protezione dal covid“.
Riguardo alle reazioni avverse, lo studio attesta che
“Dopo la prima vaccinazione, metà del campione dei più giovani (51,6%) non ha riportato sintomi, mentre i restanti vaccinati hanno registrato sintomi post-vaccinazione con una gravità compresa tra 1 e 4. A sua volta, il 93,9% dei vaccinati anziani non ha riportato sintomi; il restante 6,1% ha riportato uno o due dei sintomi segnalati. Dopo la seconda dose, solo il 25,8% dei vaccinati più giovani non ha avuto sintomi. Mentre il 38,7% di questo gruppo ha riportato solo uno dei sintomi, il 35,5% ha riportato una combinazione di sintomi con gravità tra 2 e 6. Tra gli anziani, l’83,1% non ha riportato sintomi e il restante 16,9% di questo gruppo ha riportato sintomi fino al livello 3″.