Leggendo le indiscrezioni che trapelano da diverse fonti, sembra che negli ultimi due giorni sia successo di tutto, anche se la grande stampa ha discusso perlopiù dell’autorizzazione concessa da Washington a Kiev all’utilizzo dei famigerati Atacms al di fuori del territorio ucraino, che avrebbe poi portato alle “minacce” di Vladimir Putin.
In tal caso io ho un’opinione molto semplice (che ovviamente verrà smentita come al solito dai fatti): prima di tutto, l’utilizzo di missili americani era stato già concesso in un ambito territoriale ristretto (il quale comunque comprendeva la Crimea e altre zone occupate dai russi che Putin considera de facto parte della nazione), e anche quella sembrava obiettivamente una provocazione in grado di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale. Ora però la catastrofe sembra effettivamente avvicinarsi nel momento in cui da una parte e dall’altra si alza continuamente il livello della schermaglia, soprattutto da parte degli Stati Uniti, che sembra quasi sperino in un assottigliamento dello spazio concettuale della “guerra per procura”.
Proprio dalla prospettiva della mossa americana, mettere sotto accusa Biden come fanno i trumpiani è ridicolo, ma allo stesso tempo anche un intervento dell’entourage democratico pare meno probabile di quanto non sostenga una parte dei repubblicani (evidentemente ancora sovraeccitati dai toni della campagna elettorale): la decisione emana direttamente dal Pentagono, e non escluderei che al prossimo Presidente non possa far comodo, nel momento in cui mantenere la guerra in Ucraina può alleggerire il sostegno russo (diretto e indiretto) a Teheran.
Insomma, i MAGA più riflessivi hanno accettato il delirio filosionista di Donald nella misura in cui potesse “raffreddare” il conflitto sul fronte euro-orientale, anche al rischio di dover pagare nuovi pegni a Tel Aviv: purtroppo sembra che il repubblicano vittorioso sia talmente smanioso di offrire carta bianca a Israele da consentire al fantasmagorico Deep State ulteriori provocazioni contro Mosca. Se questa non fosse una lettura verosimile, allora qualcuno dovrebbe spiegare perché il Presidente “isolazionista” abbia scelto per i posti cruciali della sua Amministrazione il peggio dell’ambiente neo-con (i famigerati warmongers).
Questo è quanto; per il resto riassumo in due parole ciò che sta accadendo nello spazio eurasiatico:
1. la nave portarinfuse cinese Yi Peng avrebbe tranciato due cavi di telecomunicazione sottomarini che collegano Finlandia-Germania e Svezia-Lituania, e una nave della Marina danese avrebbe “sequestrato” il cargo di Pechino nel Mar Baltico;
2. Alcuni reattori nucleari finlandesi sono stati spenti a causa di un malfunzionamento;
3. Il giacimento petrolifero norvegese Johan Sverdrup (uno dei più grandi al mondo) è stato chiuso per alcuni giorni a causa di un’interruzione di corrente;
4. Un cavo di supporto del ponte Louhunsalmi si è spezzato e le popolazioni di due isole finlandesi sono attualmente isolate.
Qualcosa accade?
Sui neocon nell’amministrazione Trump a venire:
https://graymirror.substack.com/p/narrative-and-reality-in-trump-47
A me sembra tutto assurdo. Anzi questa nuova amministrazione Trump sembrerebbe molto più di svolta rispetto alla precedente: Musk, Vance e Kennedy mi pare abbiano preso posizione contro il proseguo della guerra in Ucraina. Lo stesso Rubio, pur catalogabile come neo-con, vuole concentrarsi su Israele e mollare Kiev.
Trump e i repubblicani riusciranno a fare una exit strategy e si defileranno via dalla situazione Ucraina.
Noi europei, popolo di testardi ci prenderemo una bella batosta(indipendente che si lanci qualche tattica) che i nostri figli un giorno ci diranno come sarà stato possibile si sia arrivati a questo punto.
Penso che a russi per implodere l’U.E ne basti una di tattiche ben piazzate su una grande capitale Europa.
Una volta tirata i governi europei faranno kaput.