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The Ghost of Gaza: un miliziano di Hamas distrugge un carro armato israeliano “a mani nude”

In queste ore sui social sta circolando il filmato di un miliziano delle Brigate al-Qassām che sbuca da un tunnel per piazzare una carica esplosiva sul lato di un carro armato israeliano Merkava.

L’azione è talmente eccezionale che se non fosse stata ripresa quasi tutti avrebbero pensato a una leggenda come quella sul fantomatico (è proprio il caso di dirlo) “Fantasma di Kiev” che al primo giorno del conflitto russo-ucraino avrebbe abbattuto sei aerei del Cremlino.

In sostanza è come se il miliziano avesse distrutto il carro armato a mani nude. Facile per molti commentare: “Perché nessuno ci hai mai pensato prima?”. Beh, il fatto è che le possibilità di riuscita di tale operazione sono di circa… l’un per cento? Giustamente qualcuno commenta: “La parte difficile è correre incontro a un carro armato…”.

Ad ogni modo un’altra idea geniale è stata piazzare l’ordigno (peraltro un’arma inedita, da quel che sembra una granata assemblata con una testata RPG e una spoletta detonante) proprio sul radar del carro armato, in modo che il mezzo fosse impedito a utilizzare contromisure balistiche contro il colpo sparato dopo l’esplosione.

Si può pensare quello che si vuole sul conflitto in atto, ma un’azione del genere merita una qualche considerazione, tanto più che mentre Netanyahu invoca l’annientamento dei palestinesi paragonandoli ai biblici amaleciti (dei quali il Signore ordina a Saul di sterminare “uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”), l’estremista islamico durante l’attacco recita un versetto della trentaseiesima sura del Corano (Yā Sīn) nel quale Allah promette di “accecare” i nemici della fede: «Metteremo una barriera davanti a loro e una barriera dietro di loro, poi li avvilupperemo affinché non vedano niente».

Se permette, c’è differenza tra fare il fondamentalista contro donne, bambini e pecore (!) o su un campo di battaglia contro un soldato nemico

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