Trump ha stravinto senza alcun dubbio, almeno per ora…

Il secondo reboot delle elezioni americane del 2016 è stato decisamente più imbarazzante di quello del 2020: a parte che è tutto radicalmente cambiato (e di questo, nel bene e nel male, bisogna ringraziare solo Trump), i mass media continuano a descrivere il candidato repubblicano con gli stessi toni di otto anni fa e i giornalisti kamalisti regalano nuovamente alla memesfera sceneggiate memorabili, come se davvero fossero così stupidi da “crederci” (no, non si tratta di passione o impegno, o anche ingenuità, ma di pura e semplice ristrettezza mentale).

Ad ogni modo, sembra che Donald stavolta abbia davvero stravinto, ma sono “solo” le 9 di mattina del 6 novembre in Italia (per dire, Nick Fuentes e Steven Crowder sono ancora in “onda” e le loro live hanno battuto i rispettivi record su Rumble), e obiettivamente tutto può cambiare come nel 2020. Nel frattempo la Harris è sparita e ha disertato persino il quartiere generale dei democratici con la motivazione che deve riposare.

La CNN e il New York Times nella notte (circa le 23 negli Stati Uniti) hanno sostanzialmente dichiarato la vittoria del repubblicano e in questi momenti con la presa della Pennsylvania il successo è ormai blindato (oltre ai Grandi Elettori, Trump è in vantaggio anche di 5 milioni di consensi nel voto popolare).

Peraltro, come dicevo, Fuentes e Crowder sono ancora in diretta: se volete godervi gli ultimi istanti di una lore potentissima legata a questa elezioni su opposti schieramenti (ovviamente interni alla destra), “collegatevi” ora.

Alla fine le americanate vanno interpretate attraverso una prospettiva americana, senza impensierirsi troppo con analisi metapolitiche che valgono meno di una litigata con la moglie o con un negro per strada da parte dell’ispanico di Philadelphia che a quanto pare, moltiplicata per mille, ha cambiato completamente gli equilibri della “Più Grande Democrazia del Mondo Intero”.

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One thought on “Trump ha stravinto senza alcun dubbio, almeno per ora…

  1. Ciao mister.
    Adesso i sinistri e progressisti piangeranno e si dispereranno per il ritorno di Trump.
    Specialmente quelli europei.

    L’industria cinematografica hollywoodiana e le loro star staranno probabilmente ribollendo di rabbia nelle loro ville e bagni con vasche idromassaggio facendo la morale ai cittadini Americani che faticano ad arrivare a fine mese.

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