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Trump non ha mai sfottuto i disabili

Nel post precedente (dove si parlava di bullismo e quant’altro) ho citato uno sketch di Maurizio Crozza in cui il comico, per smentire l’idea che i bulli siano tutti poveri, afferma che “Trump in campagna elettorale sfotteva i disabili”. La calunnia è stata ripetuta talmente tante volte che ho perso il conto, ma tanto per esser chiari questa cosa non è mai successaTrump non ha mai sfottuto un disabile.

Lo spiega il video qui sotto, nel quale si dimostra che il candidato repubblicano a) non sapeva della disabilità del giornalista di cui stava parlando e b) assume quel tipo di movenze ogni volta che vuole imitare un avversario in difficoltà.

Quindi la storia che Trump sfotte i disabili è a tutti gli effetti una fake news (per usare l’espressione nata “casualmente” un attimo dopo la vittoria di Donald), la quale non solo non è mai stata smentita, ma addirittura viene continuamente strumentalizzata (e lo sarà per anni e anni – otto almeno…).

Ovviamente non ce l’ho con Crozza che è “innocente” (“Beato te che non capisci un cazzo”, mi verrebbe da dire), ma con tutti quei “professionisti dell’informazione” che non vogliono ammettere il segreto di pulcinella, ovvero che la prima vittima di fake news in campagna elettorale è stata Trump e non la Clinton, la quale aveva dalla sua parte il 99% dei media.

In effetti, non è difficile credere che qualora avesse trionfato la candidata democratica, non una sola riga sarebbe stata scritta sulla post-verità, gli hacker russi e tutto il resto. Perché, alla fine, si tratta solo di propaganda, di “guerriglia psicologica”, ma il fatto di non potersi avvalere del benché minimo briciolo di verità la rende particolarmente squallida e irritante.

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