Come ho detto varie volte, ormai è da anni che mi disinteresso degli affari vaticani per timore di perdere la fede. Ecco perché il lettore Mefistufello che mi informa dell’elezione del cardinale Víctor Manuel Fernández a prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede mi coglie di sorpresa.
“Prefetto bergoglioso”, lo definisce, e a ragione: il cardinale, un argentino amico dell’attuale pontefice, è conosciuto come Tucho Besame Mucho per aver pubblicato un paio di libri classificabili come “porno-teologia” in gioventù (cioè ultratrentenne).
Parliamo dei volumi Sáname con tu boca. El arte de besar (1995) e La pasión mística. Espiritualidad y Sensualidad (1998). I due volumi, ormai fuori catalogo rispuntati grazie all’opera di alcuni circoli “tradizionalisti” latino-americani con una copertina piuttosto maliziosa (la riporto qui sotto), sembrano mettere in imbarazzo l’alto prelato, nonostante le sue idee non paiono così tanto cambiate (semmai si sono “radicalizzate” in una prospettiva quasi esclusivamente omoerotica).
In La Pasión Mística, Tucho “sessualizza” l’esperienza mistica interpretando espressioni ovviamente metaforiche come i baci, i “tocchi amorosi” di Dio o l’ingresso nella “camera nuziale” [alcoba nupcial] in senso piuttosto carnale, introducendo il concetto di “orgasmo mistico”, che si manifesta quando Dio tocca il centro animico-corporeo del piacere, portando il “credente” a una soddisfazione che coinvolge l’intera persona. Tralascio le discettazioni, più da settimanale scandalistico che da trattato di teologia, sulle differenze tra orgasmo masculino y orgasmo femenino, del tipo -cito alla lettera- «alla donna piacciono di più le carezze e i baci e ha bisogno che l’uomo giochi un po’ prima di penetrarla, ma a lui interessa più la vagina che il clitoride».
Per Tucho la correlazione tra fede ed eros è piuttosto chiara, tanto è vero che la esplica affidandosi alla logica aristotelica: siccome Dio non è contrario alla felicità umana, e l’orgasmo dà felicità, allora l’orgasmo vissuto in un contesto di amore tra due persone può diventare un atto di devozione o una preghiera.
All’epoca, come osservavo, perlomeno si limitava a elogiare le scopate etero, ora invece, complice la svolta bergogliana, sembra che il Prefetto non neghi un carattere “mistico” anche alle copulazioni in vase indebito (come dicevano una volta i preti). Commovente, per concludere l’approfondimento del libello, persino la Lode a Dio di un venerabile teologo egiziano del XV secolo (“Al Sonuouti”, cioè Jalāl al-Dīn al-Suyūṭī): Lode ad Allah, che rende i peni duri e dritti come lance per muovere guerra alle vagine. ¡Caramba!
Riguardo al libro sui baci e bacioni, direi di tralasciare le distinzioni tra bacio centripeto (“quando si succhia e si assorbe con le labbra”) e bacio centrifugo (“quando si entra con la lingua, ma attenzione a los denties!”) e liquidarlo con una battuta di Aldo Maria Valli: “Certamente Tucho ha molta pratica di un certo tipo di bacio: quello ai piedi di Bergoglio“.
Il “bacio” più profondo, quello che i mistici boomer definivano “limone”, sicuramente Sua Eminenza lo ha offerto con la Dichiarazione Fiducia supplicans, che però non sappiamo ancora definire “centripeta” o “centrifuga”.
Il documento in questione apre alla possibilità di “benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso” tramite “benedizioni non ritualizzate” o “spontanee”, che dovrebbero svolgersi in contesti particolari, quali “la visita a un santuario, l’incontro con un sacerdote, la preghiera recitata in un gruppo o durante un pellegrinaggio“. La dose estrema di gesuitismo questa volta ha suscitato più di una reazione da parte di varie conferenze episcopali (non solo africane o sudamericane), che l’hanno “rispedita al mittente” dichiarandone la non applicabilità.
Lasciando l’approfondimento ad altri commentatori più degni (vale su tutte l’analisi de “La Bussola Quotidiana”), posso osservare che la Dichiarazione esorta ad applicare “la prudenza e la saggezza pastorale” e dunque benedire gli “irregolari” praticamente di nascosto, soprattutto per evitare “forme gravi di scandalo o confusione fra ai fedeli”, e non tanto per mantenere una rigida divisione (così priva, del resto, di “carità pastorale”!) tra cos’è una coppia da una prospettiva cattolica e cosa non lo è.
Insomma, mi pare che la strada verso nuove “aperture” da parte della Chiesa sia già tracciata e, nonostante le sollevazioni interne, a quanto pare sarà seguita senza troppi lamenti, o addirittura con tanti bei bacioni centripeti e centrifughi.
Se la fede rischia un tracollo dopo un’immersione nelle paludi curiali, non ci sarebbe stata fede in nessuna epoca. Chi si ritira nel deserto si allontana dal mondo ma non dal diavolo.
JMB sta male, non è escluso che questo giubileo possa ospitare un conclave (e forse un papa emerito). Nei concistori di JMB sono stati nominati molti stranieri giovanissimi e fedelissimi, mentre i pochi della vecchia guardia si avviano a compiere 80 anni proprio quest’anno, perdendo il diritto di voto. È tutto fuorché fantascienza la prossima elezione di un Papə Mariə munit* di ovaie effervescenti. Non importa se non sarà un ermafrocitismo manifestato al pubblico, a {[(quelli)]} interessa che venga eletta una pazza scatenata, con gli estrogeni a mille che si inietta di testosterone e scatenando un disturbo bipolare di furia e isteria da fare a brandelli quel che resta del katechon. A questo punto solo uno scisma virile e categorico può salvarci, che sia un papa che testiculos habet e che li esponga urbi et orbi come dice la leggenda, che sia un papa europeo e bianco (spiaze per il card. S4r4h, con quel nome e quella tinta, può dire tutte le cose giuste, ma non può fare il papa; comunque compie 80 anni pure lui a breve). E che sia uno scisma tempestivo e non tardivo. Ma perché non c’è già stato uno scisma salutare, dopo tutto quello che abbiamo già visto? Ho una schizoteoria: il giorno 11 febbraio 2013. È difficile credere alla storia della cattiva salute. Chiunque lo abbia incontrato negli anni immediatamente successivi ne parla come di una mente lucidissima. B16 ha avuto addirittura degli incontri personali e uno scambio di varie lettere, pubblicate in un libro, con l’inqualificabile 0d1fr3dd1, e costui come gli altri dice che B16 non era per nulla indebolito nell’intelletto (ma i maligni dicono che se ha permesso a quello di scrivergli e incontrarlo, qualcosa nella testa di B16 non andava. Noi abbiamo un’altra spiegazione). Facciamo un passo indietro. I concistori di B16 hanno nutrito un collegio che poi ha eletto niente meno che JMB. Come è successo? B16 era politicamente incapace e si fidava senza cautela di chi elevava alla porpora? O è stato ingannato e tradito da un piano diabolico di camoufflage e voltafage? Nel secondo caso, B16 se ne è accorto a un certo punto, diciamo quando lanciò un primo messaggio ai tradcon (la revoca alla scomunica dei lefebvriani). Infine si è reso conto che la situazione era più grave. La diceria che vuole la sua rinuncia provocata dalle pressioni straniere sui presunti abusi del clero non regge. La pressione ci fu, ma non implicava di lasciare la cattedra. Le cose con JMB non sono migliorate, sono peggiorate e nessuno gli fa pressioni. B16 fa questo scherzo, è una mossa disperata: sa che saranno tutti sconvolti, sa che il collegio eleggerà un rottamatore, spera che lui vivente si crei una forte resistenza, non può parlare pubblicamente ma tutti sanno che è lì. Non poteva prevedere che gli sarebbe succeduto un gesuita neanche tanto astuto, un latino che non sa il latino, apprezzatissimo tra le nazioni più colorate. La resistenza è piccola, teologicamente sgangherata, sedevacantisti dal 28 febbraio 2013 ore 20, e perché non direttamente dal 1965? B16 prima di B16, JAR per decenni ha cercato di mantenere il punto della continuità post conciliare, mettendoci tutta la sua intelligenza per non scontentare i due versanti, ribadendo che le derive eretiche non sono contemplate, senza negare le novità. Ma nel suo cuore sapeva che il danno era ormai fatto, irreparabile, era solo questione di tempo; era tenuto a fare equilibrismi concettuali per domare le eresie progressiste senza dover dichiarare che il concilio era stata un trovata discutibile realizzatasi come porcata (ahi maledetto, altro che carezza!) per salvare le apparenze. Allora, se lo sapeva da tutto questo tempo, perché non ha posto le basi per lo scisma quando era prefetto e poi papa? Probabilmente stimava che la bestia sarebbe emersa dalle acque entro breve, piuttosto che inaugurare uno scisma restauratore che nell’immediato gli avrebbe comportato la nomea di anticristo da parte dei fanatici, ha preferito agire da dottore della chiesa, maestro veritiero ma inascoltato, infine nascostosi al mondo, ritirato in preghiera a conversare con Dio e 0d1fr3dd1, il quale piergiorgio a questo punto deve essere stato messo al corrente di qualche segreta rivelazionr che malgrado la laurea in logica matematica non ha neanche inteso. Capite il dramma in cui stiamo messi?
non sono più ne cattolico ne cristiano, a me la storia dell’ebreo celestiale che salva tutti non scende più massimo che concedo è un avatar tra tanti
Comunque empiricamente parlando, al di là dei cope e dei masochismi questa è la prima epoca di sovrasocializzazione mediatica della “Fede”, dell’istituzione e di tutto ciò che gli gira attorno, inutile far finta che questo aspetto non ci sia, e a mio avviso, avviso di apostata il Vaticano la cosa la gestisce malissimo.
Ps sono comunque italiano e quando un’istituzione italiana, in qualche modo lo è, fa cagate quantomeno lo devo notare.
Cose che accadevano in tempi non sospetti https://youtu.be/URR4kQTtMsc
…Sarah?
Svegliati è primaverah?
Ce ne faremo una ragione.
Il cattolicesimo diventerà la religione degli omosessuali cristiani.
Praticamente Tucho si ispira al Tantrismo kashmiro, del resto la Gregoriana da anni promuove convergenze col cristianesimo