L’adagio dice “Morto sognato, tre volte giocato”: per questo oggi sarà l’ultimo giorno in cui giocherò la settina magica cabalistica di Sua Eccellenza Silvio Cavaliere Berlusconi (tradizionalmente il titolo si inserisce tra nome e cognome, o almeno così faceva Totò). In verità la regola non andrebbe applicata a uno che è morto e basta, ma dato che d’ora in avanti non giocherò più (anche dopo la débâcle della sacra cinquina di Ratzinger, che ha fatto ingrassare solo uno dei figli illegittimi di Pacciani) ho deciso di tentare il tutto per tutto con data di nascita, data di morte ed età al momento del decesso dell’ultimo dei katechon.
29-9-36-12-6-23-86
Finora sono usciti tre ambi, uno martedì 13 giugno su Firenze (29-36) e altri due giovedì 15 giugno su Bari (12-29) e Genova (36-6). Giocato su tutte, un ambo su sette numeri avrebbe fruttato la cifra ridicola di 1,10 euro, ma siccome solitamente i morti si giocano anche su Bari, sono riuscito se non altro a rientrare con 10,98 euro. Vediamo l’estrazione di stasera cosa porterà.
Per il resto, uno dei motivi che mi ha fatto decidere di smettere è l’aver assistito a una discussione tra i “moderatori” di uno dei tanti (troppi) siti di scommesse digitali e una poveretta che supplicava di vincere per pagare le bollette, alla quale è stato risposto di “giocare responsabilmente” e “contattare l’assistenza”.
Bisogna cominciare a boicottare tutta ‘sta merda. Per carità, il lotto esiste da almeno sei secoli, ma fino alla fine degli anni ’90 si giocava una volta a settimana (il sabato), non tre. Adesso addirittura ci sono estrazioni ogni cinque minuti, oltre a centinaia di scommesse quotidiane con una possibilità di vincita sempre più esigua (frutto di una pseudo-privatizzazione del settore voluta -guarda caso- da quelli che ora si proclamano paladini della lotta alla ludopatia – nel campo opposto di Silvio, che giustamente non scialacquava nell’azzardo i soldi faticosamente guadagnati col sudore della fronte) .