Gli israeliani hanno ucciso una cittadina americana di origini turche durante una protesta in Cisgiordania

Ayşenur Ezgi Eygi, cittadina statunitense di 26 anni di origine turca, è stata uccisa dai soldati israeliani a Beita il 6 settembre durante una protesta organizzata dall’International Solidarity Movement. Secondo le testimonianze sarebbe stata colpita alla testa da cecchini dell’esercito. Per le forze di difesa israeliane l’azione è stata legittima in quanto essi volevano colpire un “istigatore di attività violente”.

Un monaco americano rivela di essere un transessuale

Christian Matson, monaco trentanovenne, ha fatto coming out come transgender allo scopo di far pressione sulla Chiesa cattolica: “Dovete avere a che fare con noi, perché Dio ci ha chiamati in questa Chiesa”. La sua transizione è avvenuta durante il college e la sua conversione è successiva a essa. La Nuova Bussola Quotidiana fa chiarezza su come è andata effettivamente la vicenda, aggiungendo il “retroscena” omesso dalla stampa mainstream:

«Dopo essere diventato oblato benedettino, [Matson] andò di diocesi in diocesi per tentare di entrare in qualche ordine religioso ma senza successo. Alla fine fu accolto da mons. John Stowe della diocesi di Lexington, nel Kentucky, famigerato per le sue aperture sulle tematiche LGBT. Mons. Stowe ha così spiegato la sua decisione di accogliere come eremita Matson: “Gli eremiti sono una forma di vita religiosa usata raramente… ma possono essere sia maschi che femmine. Poiché non esiste la ricerca del sacerdozio o l’impegno nel ministero sacramentale, e poiché l’eremita è un tipo di vocazione relativamente tranquilla e appartata, non ho visto alcun danno nel lasciargli vivere questa vocazione”. L’unico danno è l’impossibilità di conciliare transessualità con voti privati. E così ora Matson vive da solo in un monastero sui Monti Appalachi ed è la prima persona transessuale ad essere eremita cattolica nella storia della Chiesa. La diga sta per crollare».

Per la Gen Z mettere un punto alla fine di una frase è violenza psicologica

Secondo un recente studio, i giovani si sentono intimiditi dall’uso dei punti nella comunicazione sui social. Questa punteggiatura viene spesso interpretata come una manifestazione di rabbia, in particolare tra gli adolescenti e i ventenni, conosciuti come Generazione Z, che sono abituati a inviare messaggi brevi senza l’uso dei punti. Inoltre, le persone che concludono i loro messaggi con punti possono essere percepite come poco sincere.

Stati Uniti: condannato a 16 anni di carcere per aver bruciato una bandiera arcobaleno

Alla fine del 2019 Adolfo Martinez è stato condannato a 16 anni di carcere per aver bruciato uno striscione arcobaleno appeso all’ingresso di una chiesa protestante (per esplicita volontà della congregazione) ad Ames, nello Iowa. Il reato è “crimine d’odio”. Durante il processo Martinez ha lamentato inoltre l’assegnazione d’ufficio di un avvocatessa lesbica, anche se il legale non ha comunque rinunciato a difenderlo in nome del diritto alla libertà di espressione garantito dal fatidico “Primo Emendamento” (che, sempre a suo dire, protegge chi brucia la bandiera americana ma non quella arcobaleno).

L’attacco antisemita di San Vito di Cadore è la bufala dell’anno

Tutti i giornali hanno riportato la vicenda dell’affittuario di San Vito di Cadore che avrebbe risposto a una famiglia israeliana con un insulto antisemita (“tornate nei forni”), ma pochi, praticamente nessuno, si è poi peritato di specificare che si trattasse di una bufala colossale. Come spiega il sito ebraico Ynet, che ha prima riportato la bufala ma ha poi onestamente emendato l’intero l’articolo, il messaggio del proprietario dell’appartamento che in inglese suonava testualmente “potrebbe essere sotto la stufa a gas” era indirizzato a un altro inquilino che aveva difficoltà nel far funzionare -per l’appunto- una stufa a gas, ma è stato erroneamente recapitato ai clienti israeliani, che hanno tradotto con Google Translator e ha fatto scoppiare il caso, in quanto essi credevano fosse collegato alla cancellazione (per accavallamento) della loro prenotazione avvenuta nei giorni precedenti.

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