Un femminista si domanda per quanto dovrà dar ragione alle donne prima di riuscire a scopare

Male feminist wondering how long does he have to agree with women until he gets laid
(“The Stockton Times” 16 febbraio 2018)

Negli ultimi sei mesi Davey Thompson ha partecipato a ogni raduno del suo gruppo femminista locale, denunciando con arringhe appassionate la malvagità del genere maschile e proponendosi come unica eccezione. Non riuscendo a trattenere le lacrime, ha proclamato di essere un raggio di sole nella feccia e di essere disgustato dal fatto che gli uomini non siano tutti come lui.

Tuttavia ora il suo entusiasmo comincia a scemare: “Per quanto tempo dovrò continuare a proclamare il mio odio verso i maschi prima che una di queste tizie mi faccia un servizietto? È passata già una settimana da quando ho confessato di vergognarmi di me stesso e del mio essere maschio. Tutte mi dicono che sono un eroe e che non sono come gli altri, ma io credevo che gli eroi fossero sommersi dalla figa fino al collo”.

Davey è di brutto aspetto e privo di personalità sin dalla nascita, e già da ragazzo era conscio che l’unico modo per attirare l’attenzione delle donne fosse quello di atteggiarsi a “bravo ragazzo”.

“Mi siedo in un angolo e do loro ragione su tutto, facendo anche commenti su quanto siano divertenti. È incredibile quanto un uomo possa sopportare solo per la speranza di ottenere qualcosina alla fine”.

Lo “Stockton Times” ha anche intervistavo Susie Wilder, appartenente allo stesso gruppo femminista frequentato da Davey, la quale ha ammesso come tutte loro siano al corrente delle intenzioni del ragazzo, ma che gli abbiano comunque concesso di frequentarle solo per aggiungere credibilità al loro messaggio: “Se ci sono uomini che dicono che gli altri uomini sono malvagi, allora non c’è discussione che tenga: altrimenti, perché dovrebbe mentire?”.

 

7 thoughts on “Un femminista si domanda per quanto dovrà dar ragione alle donne prima di riuscire a scopare

  1. Ciao Roberto, seguo il tuo blog da qualche settimana, lo trovo molto interessante, in particolare gli articoli inerenti alla “manosphere”. Ho cominciato da qualche tempo ad interessarmi ai cosiddetti mgtow e ti confesso che questo tuo ultimo pezzo mi conferma nell’idea che in fondo abbiano ragione loro. Perché spendere tempo e fatica per avere le attenzioni di una donna? Non ha più senso cercare di dominarsi e di incanalare le proprie energie verso attività più produttive?

    1. Ci sono un paio di pezzi sui MGTOW in questo blog. In verità sono molto scettico sul fenomeno, perché se noti gli youtuber e i rappresentati più “famosi” del movimento finiscono tutti per comprarsi una bambola di plastica… Significa che c’è qualcosa che non va. In effetti è difficile eliminare completamente la donna dalla propria vita, anche perché quasi tutte le nostre “attività produttive” sono indirizzate “verso il triangolino che ci esalta” (come diceva il Poeta). Inutile prendersi in giro. Se fai il MGTOW, finirai per parlare delle donne tutto il giorno. Bisogna essere intellettualmente onesti e riconoscere che senza donne non si può vivere, tanto meno scimmiottando una forma di celibato religioso in nome dell’autorealizzazione o dell’edonismo.
      (Questo ovviamente lasciando da parte chi è reduce da un divorzio: in quel caso ci sono molte più giustificazioni, ma è fondamentalmente un discorso diverso).

      1. Capisco. Credo però che sia giusto cercare almeno di non essere schiavi della libido e di fare del “triangolino” l’unica ragione di vita. Forse in futuro la scienza potrà venirci in soccorso, magari inventandosi un qualche farmaco capace di azzerare il desiderio maschile.

        1. Stai scherzando? Si chiama “imperativo biologico” non a caso: senza desiderio maschile non esisterebbe neanche l’umanità. L’idea che un farmaco debba annullare la libido la trovo francamente disgustosa. Il risultato quale sarebbe? Una creatura androgina, amorfa, pura materia in disfacimento. D’altro canto eliminare il desiderio non ha nulla a che fare con il dominarlo, anzi è l’esatto opposto… No, lascia perdere il MGTOW, ti confonde le idee.

          1. Il fatto è che anch’io, come molti, non avendo il bel faccino ho dovuto conoscere la rabbia e la frustrazione che provocano l’indifferenza ed il rifiuto da parte del gentil sesso. E molte volte ho pensato che non essere “programmato” per desiderare a tutti i costi un coito mi avrebbe risparmiato molta sofferenza.

  2. Capisco; però se è vero che un animale castrato non sente alcuna “mancanza”, è assolutamente diverso il caso di un essere umano: la frustrazione in tal caso diventa quasi peggio della morte. Si può trovare sicuramente un’alternativa migliore…

  3. Si chiamano MCTOW, ossia Men Coping Their Own Way. Oppure se preferisci, MSTOW: Men Sent Their Own Way.

    Io li metterei nella categoria di “incel”, loro parlano di donne tutto il tempo, e non ne avrebbero il motivo siccome dicono di essere individui liberi dalle donne.

    Beh, se sono liberi dalle donne, vadano fuori dai forum a raggiungere obiettivi e a fare cose. Non capisco per quale ragione questi “MGTOW” debbano riempire quegli spazi online per parlare delle odiate donne tutto il tempo.

    Comunque, le bambolotte, anche se a te non piacciono, presumo che diventeranno popolari. Non ne sono sicuro al 100%, sto solo immaginando. Dico solo che io da teen ne avrei voluta una, ma avevo il problema di non sapere dove piazzarla siccome abitavo con i miei. Adesso ho già preso alcuni masturbatori e osservo con interesse lo sviluppo delle sexdolls.

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