Male feminist wondering how long does he have to agree with women until he gets laid
(“The Stockton Times” 16 febbraio 2018)
Negli ultimi sei mesi Davey Thompson ha partecipato a ogni raduno del suo gruppo femminista locale, denunciando con arringhe appassionate la malvagità del genere maschile e proponendosi come unica eccezione. Non riuscendo a trattenere le lacrime, ha proclamato di essere un raggio di sole nella feccia e di essere disgustato dal fatto che gli uomini non siano tutti come lui.
Tuttavia ora il suo entusiasmo comincia a scemare: “Per quanto tempo dovrò continuare a proclamare il mio odio verso i maschi prima che una di queste tizie mi faccia un servizietto? È passata già una settimana da quando ho confessato di vergognarmi di me stesso e del mio essere maschio. Tutte mi dicono che sono un eroe e che non sono come gli altri, ma io credevo che gli eroi fossero sommersi dalla figa fino al collo”.
Davey è di brutto aspetto e privo di personalità sin dalla nascita, e già da ragazzo era conscio che l’unico modo per attirare l’attenzione delle donne fosse quello di atteggiarsi a “bravo ragazzo”.
“Mi siedo in un angolo e do loro ragione su tutto, facendo anche commenti su quanto siano divertenti. È incredibile quanto un uomo possa sopportare solo per la speranza di ottenere qualcosina alla fine”.
Lo “Stockton Times” ha anche intervistavo Susie Wilder, appartenente allo stesso gruppo femminista frequentato da Davey, la quale ha ammesso come tutte loro siano al corrente delle intenzioni del ragazzo, ma che gli abbiano comunque concesso di frequentarle solo per aggiungere credibilità al loro messaggio: “Se ci sono uomini che dicono che gli altri uomini sono malvagi, allora non c’è discussione che tenga: altrimenti, perché dovrebbe mentire?”.