Su Youtube è possibile trovare il video di uno scontro tra marinai russi e pirati somali in innumerevoli versioni (quella sopra ha oltre 4 milioni di visualizzazioni), sfortunatamente tutte con una fastidiosa musichetta in sottofondo. Si tratta di una sequenza di immagini che dovrebbe rappresentare un episodio avvenuto al largo dell’isola di Socotra nell’Oceano Indiano risalente a una decina di anni fa.
In realtà sono perlopiù spezzoni provenienti da esercitazioni che vengono sovrapposti alle immagini del tentato dirottamento del Moskovskij Universitet, un cargo russo battente bandiera liberiana (lol) nel Golfo di Aden, avvenuto tra il 5 e il 6 maggio 2010 e immediatamente sventato dal cacciatorpediniere della Marina russa Marshal Shaposhnikov. Per quella operazione, il tenente colonnello navale di fanteria Oleg Kistanov fu insignito dell’Ordine del Coraggio.
Al di là dell’evento in sé, più interessante è scoprire i modi con cui viene interpretato a seconda delle simpatie personali:
• Lo scontro tra Oriente e Occidente (dove l’Oriente è la Russia aggressiva e guerrafondaia che non riconosce alle nazioni povere il diritto alla violenza);
• Lo scontro tra Occidente e Oriente (dove l’Oriente virile e sano, cioè la Russia, salva l’Occidente dalla sua mollezza);
• Lo scontro tra Occidente e Terzo Mondo (dove finalmente la Russia viene annoverata tra i difensori della civiltà);
• Lo scontro tra Bianchi e Neri (dove con scorno dei suprematisti americani è l’odiata Russia a iniziare la grande guerra razziale).
Di fronte a questa insormontabile confusione, noi preferiremmo adottare una interpretazione à la Daniil Charms: alcuni sconosciuti, un giorno, nel passato, vennero uccisi.