Un tributo a Gonzalo Lira, il Maestro della Redpill: insegna agli angeli cosa vuol dire essere basati!

Allora, scusate, ma nel blog sta succedendo un casino perché a) mi è saltato il contatore delle visite; b) Adsense mi defrauda della giusta mercede (e poi si lamentano dell’antisemitismo in aumento…); c) il mondo è pieno di forci (sic) che avranno pure il coraggio delle proprie emozioni ma NON HANNO il CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE (sottofondo mentale di questa affermazione: Rock You Like A Hurricane degli Scorpions). E solo l’idea vince, come dimostra la straordinaria epopea di un certo Piero Itle (scusate, esempio sbagliato – perché ha perso la guerra L O L).

La premessa serviva a spiegarvi il motivo per cui sto ripubblicando contenuti vecchi a scopo di clickbait (oltre al fatto che non riesco più a scrivere nulla di nuovo perché la realtà mi ha deluso tantissimo anche attraverso il filtro dell’alcolismo). Veniamo perciò al punto: c’è un certo Gonzalo Lira di cui ora tutti parlano: si tratta di un “giornalista” americano di origine cilena che nessuno conosceva fino a quando non è diventato utile per polemizzare contro la propaganda occidentale su quel poveraccio di Navalny nel momento in cui questo boomerone pazzoide basatone (classe 1968!) non ha deciso di farsi arrestare in Ucraina per propaganda filorussa e morire nelle carceri di Zelenskij a inizio 2024.

Il lato davvero triste di tutta la faccenda è che personalmente sono venuto a conoscenza del decesso di Gonzalo Lira, al secolo COACH RED PILL, solo per le polemiche su Navalny. Il motivo tuttavia è semplice: il Nostro aveva cancellato tutti i suoi contributi redpillati incellosi per presentarsi come “giornalista accreditato” e fare la fine peggiore che si possa augurare al proprio nemico. Io però me lo ricordavo nella sua età dell’oro (2017-2019) registrare video a camera fissa, completamente sfatto, sparando a zero sul matriarcato, le wallate e le giaguare. E allora

insegna agli angeli a umiliare le donne, COACH RED PILL!!!

Ecco, da tale prospettiva permettetemi di fare un riassunto delle lezioni che ho appreso dal maestro Gonzalos. La prima lezione è che se alle preferenze sessuali delle donne viene data la libertà di “scatenarsi”, esse finiranno per distruggere la civiltà. E il motivo riguarda direttamente la loro natura: le femmine sono alla costante ricerca della preferenza degli uomini da esse percepiti come più forti e dominanti. Prima dell’era moderna, l’80% delle donne riuscivano a riprodursi a fronte del 40% degli uomini. Alle donne chiaramente non importa condividere l’uomo migliore con decine di altre donne, in sostanza preferendo essere una delle molte concubine di un “uomo al comando” piuttosto che essere la “regina” di un unico maschio.

La base della civiltà è dunque rappresentata dal matrimonio inteso come accordo tra uomini per dare a ognuno la possibilità di riprodursi e impedire il prevalere del “Principio di Pareto”, la regola dell’80/20 (l’80% delle donne che si concede solo al 20% dei maschi, manifestazione terminale della famigerata ipergamia femminile).

Da questo punto di vista il recente -dalla prospettiva della storia umana- esperimento femminista è stato un fallimento, avendo comportato la fine di ogni morale sessuale, la distruzione della monogamia e il declino della fertilità, vera e propria sentenza di morte per le nazioni occidentali.

Il fondamento della psicologia femminile è l’adattamento. L’attrazione verso l’uomo dominante, che impone la propria legge (talvolta degenerante in un’adorazione per l’aggressività maschile tout court), ha origini sia biologiche che storico-culturali. Nel nostro passato tribale, se le donne delle tribù conquistate avessero rifiutato di sottomettersi ai loro nuovi padroni, esse sarebbero state giustiziate assieme ai loro mariti, fratelli, figli e padri. Anche ai nostri giorni molte donne ricercano -consciamente o meno- l’uomo aggressivo, in risposta a un atteggiamento introiettato nella psicologia femminile da millenni di evoluzione della specie

Questo per quanto riguarda il perché le donne distruggono la civiltà. Venendo al come, la questione è ancora più semplice: le donne votano progressista. Per i motivi appena accennati, le donne sono più conformiste degli uomini, e dato che attualmente le “agenzie culturali” (dalle accademie ai mass media) spingono per il sinistrismo a tutto tondo, esse appunto temono di esprimere opinioni “politicamente scorrette” verso il paradigma dominante.

Alla luce di quanto osservato finora, è intuibile che una delle “bestie nere” di Coach Red Pill nonché di tutta la manosphere d’oltreoceano sia rappresentata dalla Svezia, non solo perché essa è al contempo il Paese più femminista del mondo e la capitale europea degli stupri, ma soprattutto perché il suo welfare e in generale le sue politiche sociali consentono che lo Stato si trasformi in una sorta di “marito surrogato” per la popolazione femminile.

Al di là però di queste polemiche ormai perse per sempre nei meandri del web, la conclusione che può metterci tutti d’accordo rimane la stessa: una civiltà che abbraccia i valori femminili cessa di esistere in poco tempo. Gonzalones Basatones è andato in Ucraina perché in “tempi non sospetti” aveva conquistato una bionda con le sue formidabili tecniche di seduzione: è morto per il PATRIARCATO, e questa è la morale della storia. Riposa in pace, King.

PS: Su YouTube potrete trovare varie riferimenti al mio riassunto su questo canale che ha archiviato vari interventi di Gonzalo Lira.

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2 thoughts on “Un tributo a Gonzalo Lira, il Maestro della Redpill: insegna agli angeli cosa vuol dire essere basati!

  1. Non sapevo proprio di questo glorioso passato del buon Gonzalo. Ma è possibile recuperare i suoi vecchi articoli? Giusto per avere un altro Mito da onorare, che Venner comincia a starci stretto

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