Missionari cristiani si fingono ebrei per fare proselitismo tra i rabbini ortodossi di Chicago

A Chicago couple lives like Orthodox Jews — and spreads the word of Jesus
(Jewish Telegraphic Agency, 17 maggio 2019)

Pochi mesi fa una coppia è entrata in contatto con la comunità ebraica di Chicago: Rivkah Weber e David Costello hanno iniziato a frequentare una sinagoga ortodossa nel quartiere di West Ridge. Sembravano a tutti gli effetti degli ortodossi: la Weber si copriva i capelli e indossava gonne lunghissime, mentre Costello sfoggiava i tradizionali “boccoli” e la kippah, e per giunta aveva trovato lavoro in un supermercato kosher.

Tuttavia, qualche giorno fa strane voci hanno iniziato a circolare tra i gruppi Facebook degli ebrei di Chicago: i due non sarebbero ebrei ma… missionari cristiani! In un post che accompagna le foto dei due vestiti con abiti tradizionali ortodossi si legge così: “Per rispondere alle dicerie, è vero che una coppia si è trasferita nella nostra comunità a scopo di proselitismo. Sì, è confermato, si tratta di missionari“.

Contattata dalla Jewish Telegraphic Agency, la coppia ha affermato che uno dei motivi per cui erano entrati a far parte della comunità ebraica era diffondere la fede in Gesù: “Vogliamo che gli ebrei riconoscano Yeshua come Mashiach, come un Messia ebreo“, ha dichiarato Costello nell’intervista telefonica, usando i termini ebraici per Gesù e Messia.

Costello sostiene di non aver mai nascosto le sue convinzioni e di averne persino discusso con persone della comunità, senza tuttavia specificare con chi e quando. Costello, che infarcisce i propri discorsi di termini ebraici e yiddish, ha affermato che la sua famiglia pratica sinceramente lo stile di vita ortodosso: “Noi seguiamo comunque la Torah e le mitzvah, pratichiamo una vita ortodossa giorno per giorno, ma voi dite che tutto questo è solo allo scopo di ingannare gli ebrei e convincerli a credere in Gesù”, conclude respingendo l’accusa di proselitismo.

La Jewish Telegraphic Agency ha intervistato anche tre rabbini che hanno avuto a che fare con la coppia (nessuno ha consentito di riportare il proprio nome nell’articolo): “La comunità si sente tradita”, dice uno di essi, “se credi in qualcosa e vuoi propagarlo, affari tuoi. Ma entrare in una comunità spacciandoti per ciò che non sei e andando a caccia di seguaci è inaccettabile”.

Pochi giorni prima che lo scandalo venisse a galla un uomo di Brooklyn che stava visitando la città e aveva voluto assistere ai riti in una sinagoga locale, avrebbe riconosciuto in Costello un frequentatore della sua sinagoga: l’uomo si sarebbe spacciato per ebreo per sei mesi, prima che i fedeli scoprissero che credeva in Gesù e aveva legami con un gruppo missionario. Così ha informato il rabbino e la notizia è poi dilagata.

David Costello non avrebbe negato la sua fede in Gesù una volta scoperto: “Al contrario, insiste di aver tenuto un atteggiamento corretto e di non provare alcun rimorso“, ha detto il rabbino che lo ha “interrogato”.

La Jewish Telegraphic Agency è entrata in possesso di un documento del 2016 in cui si afferma che David Costello fa parte della Global Gates, un’organizzazione la cui missione è “osservare i mutamenti del Vangelo nelle comunità meno evangelizzate del mondo (sic) nei grandi snodi globali, e attraverso di esse raggiungere le loro comunità in tutto il mondo”. L’organizzazione nomina vari gruppi ebraici e chassidici in un elenco delle “comunità più significative non ancora raggiunte a New York”.

La Global Gates ha dichiarato alla JTA via mail che la coppia non lavora più per loro: “Sono stati con noi per meno di un anno. I nostri rapporti sono terminati nel luglio del 2017”, sostiene David Garrison, direttore esecutivo dell’organizzazione, che non ha però voluto rispondere a domande sul tipo di “servizio” svolto dalla coppia.

Costello, 37 anni, è cresciuto in una famiglia cristiana nel New Jersey ma sostiene che la sua bisnonna materna fosse ebrea. Inoltre afferma che sua moglie, 27 anni, viene dalla Carolina del Nord e potrebbe avere origini ebraiche da parte paterna, ma non è in grado di provarlo.

Sebbene l’ebraismo tradizionale creda nel concetto di Messia, nessuna confessione ebraica considera Gesù come Messia. I gruppi messianici, come gli “Ebrei per Gesù”, non sono riconosciuti come ebrei dalla più ampia comunità ebraica, anche se alcuni aderenti potrebbero essere nati ebrei e i loro rituali includere pratiche ebraiche. Costello ha negato che la moglie avrebbe lavorato come baby-sitter a Chicago per fare proselitismo anche tra i bimbi ebrei.

Sui gruppi Facebook intanto circola anche un vecchio articolo della newsletter della Johnson County for Israel, un gruppo evangelico texano che nel novembre 2016 elogiò lo zelo missionario dei due: “David e Rivkah hanno svolto una missione pericolosa e audace per il Signore a Brooklyn, seguendo uno stile di vita kosher tra gli Hasidim e al contempo riconoscendo Gesù come Salvatore“.

Costello afferma che lui e sua moglie sono in effetti la coppia di cui parla la newsletter, ma che l’articolo implica erroneamente che essi abbiano adottato uno stile di vita ortodosso semplicemente per convertire le persone.

Un altro rabbino capo della comunità di Chicago ha detto che durante Purim [il “carnevale ebraico”] alcune famiglie avevano trovato cesti regalo nelle loro case contenenti materiale missionario, senza capire chi li avesse portati. Il rabbino ora crede che fossero stati i due, ma Costello ha negato di aver fatto qualcosa del genere a Chicago (non esclude però di averlo fatto in altre città).

Il secondo rabbino, che aveva incontrato diverse volte la coppia, non aveva mai sospettato che fossero missionari, ma sentiva che qualcosa non andava. Per esempio, Costello aveva una vasta conoscenza della Bibbia ma parlava un pessimo ebraico. E sebbene la Weber vestisse in modo modesto, non sempre indossava colori scuri, tradizionalmente privilegiati dalle donne chassidiche, e non pronunciava correttamente certe parole ebraiche e yiddish. “Sapevo che c’era sotto qualcosa”, ha detto il rabbino.

Il secondo rabbino e leader della comunità ha messo in contatto la JTA con un rabbino di Williamsburg (Brooklyn), il quale ha confermato che la coppia aveva frequentato la locale sinagoga per sei mesi prima che i loro legami con Global Gates emergessero.

Il rabbino di Brooklyn ha confermato anche che alla coppia è stato impedito di frequentare la sinagoga. Per quanto riguarda Chicago, pure lì la coppia è stata allontanata e David ha ovviamente perso il suo lavoro nel negozio kosher.

Il primo rabbino intervistato, che ha affermato che la comunità si è sentita tradita dalla coppia, ha anche aggiunto che Costello e la Weber sono stati comunque accolti calorosamente: “Sono venuti a Chicago, si sono trasferiti nel quartiere, vestendosi e comportandosi come ebrei chassidici. Sono stati accolti nella comunità e hanno stretto amicizia con tutti“.

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