Le cronache odierne sono costellate dai resoconto dell’ennesima “sparatoria scolastica” negli Stati Uniti: una ventottenne, Audrey Elizabeth Hale, biologicamente femmina ma che si considerava uomo, è entrata in una scuola privata cristiana (presbiteriana) di Nashville e ha ucciso a colpi di fucile tre bambini di 9 anni, la preside, il custode e una supplente, per poi essere neutralizzata dalle forze dell’ordine.
L’aumento di questo tipo di terrorismo, che non possiamo che definire “transessuale” (non solo perché compiuto da persone affette dalla cosiddetta “disforia di genere”, ma anche perché animato da sentimenti di vendetta verso una presunta “transfobia” collettiva), nonostante sia opportunamente censurato dai grandi media, è un fenomeno che genera comunque apprensione, tanto che a esso negli ultimi anni sono stati dedicati diversi studi: in uno dei più recenti, comparso nel febbraio 2022 su “Frontiers in Psychiatry”, si afferma esplicitamente che “i giovani transgender sono il gruppo a più alto rischio di radicalizzazione violenta”.
One of the Popular Mottos amongst Trans Activists is “Trans Rights or Else” with guns emblazoned on their shirts in a clear threat of violence to anyone who dares oppose their beliefs!
This is not a ‘kind’ ‘inclusive’ movement. This is a Terrorist Organisation and should be… pic.twitter.com/vu1hZab8HI
— Oli London (@OliLondonTV) March 27, 2023
Oltre al pericolo rappresentato di per sé da questi soggetti, bisogna segnalare il preoccupante clima di “transfilia” che circonda il mondo della politica e dei media: giusto per fare il primo esempio, se nella stampa italiana si è avuta la decenza (almeno finora) di non accusare di “intolleranza” chi si è riferito all’attentatrice con pronomi femminili, nonostante essa stessa avesse indicato nei suoi profili sociali di utilizzare “he/him” nei suoi confronti, negli Stati Uniti invece la polemica è stata immediata.
Il New York Times e Usa Today, per dire, hanno bacchettato il dipartimento di polizia locale per aver inizialmente “misgenderato” (non voglio tradurre la parola, preferisco rimanga l’anglismo) l’assassina, definendola solo dopo qualche ora il suo attentato una “transgender”. Che senso ha questa precisazione, specialmente da testate di orientamento “medio progressista”, se non quello di continuare a giocare il brutto gioco del politicamente corretto (wokeism) indipendentemente dalla realtà dei fatti?
[Mentre sto scrivendo, scopro “in diretta” che il Corriere della Sera –non mi dire!– si è adeguato all’andazzo di oltreoceano imbastendo persino un fervorino su “cosa significa transgender”:]
Ecco perché, in questa gara a chi si inchina di più alla nuova minoranza sessuale oppressa, il mainstream di ogni orientamento (anche conservatore) ignorerà le incalcolabili manifestazioni di sostegno all’assassina che stanno comparendo sui social in queste ore, da parte di noti esponenti della “comunità”.
Il giornalista omosessuale e conservatore (considerato di “estrema destra” perché indipendente) Andy Ngô, ha postato su Twitter i messaggi privati giunti da un “leader antifa”, il quale gli ha scritto che “quanto è accaduto è un atto malvagio, ma non sarebbe successo se tutti trattassero i trans come esseri umani“.
D.C. #Antifa member Jason Charter, who was convicted for violent rioting in 2020, sent me the following message after I reported out that the #Nashville Christian school mass killer is a #trans person. Charter blames society for the murders. pic.twitter.com/vwV9UiVcxg
— Andy Ngô 🏳️🌈 (@MrAndyNgo) March 27, 2023
L’avvocat* A. Caraballo, altro trans militante, ha ironizzato sulle recenti leggi approvate dallo Stato del Tennesse, con le quali si è cercato di porre un limite al dilagare del “cambio di sesso” facile e agli spettacoli delle drag queen nelle scuole elementari, affermando che comunque i bambini sono stati protetti dai trans ma non dai fucili:
Somehow this tweet has not been deleted yet https://t.co/TA4GXsQtL3
— Matt Walsh (@MattWalshBlog) March 28, 2023
Una attivista trans con oltre duemila follower su Twitter ha affermato che “le minoranze oppresse stanno reagendo, e se non volete che accada, smettetela di perseguitarle. La gente che non ha nulla da perdere talvolta non si limita a suicidarsi, ma diventa martire. Non farò finta che questo non sia accaduto per le recenti scelte dello Stato del Tennessee“.
.@wyulf appears to say the murder of children and school staff by a #trans person is "striking back" against oppression. pic.twitter.com/SzWdBaGWgw
— Andy Ngô 🏳️🌈 (@MrAndyNgo) March 28, 2023
Un giornalista (collaboratore del Washington Post) ha condiviso il messaggio di un anonimo che afferma di comprendere la rabbia della terrorista contro “uno Stato intollerante che fa il lavaggio del cervello ai bambini attraverso l’indottrinamento religioso”:
A Washington Post contributor just thanked someone who posted that the Christian school in Nashville that was shot up today was a religious indoctrination center pic.twitter.com/U6hW9AP6C4
— Jack Posobiec 🇺🇸 (@JackPosobiec) March 27, 2023
Eccetera eccetera…
PS: Almeno il buon Musk, comunque, si mostra allarmato dall’aumento del terrorismo trans:
!
— Elon Musk (@elonmusk) March 27, 2023