Uno spaccato di vita coniugale

Uno storico lettore ci regala un aneddoto riguardante la sua lieta e appagante esperienza di convivenza nuziale:

«Colgo l’occasione per raccontare uno spaccato di vita coniugale: ieri sera mi ero organizzato per andare al cinema con mia sorella a vedere Smile 2, un filmaccio simil horror che senza colonna sonora sarebbe solo noioso [posso immaginare: qui ho recensito il primo capitolo, ndr]. Dovevo uscire alle 20:30. L’unica passione che mi porta a uscire sì e no una volta a settimana è il cinema. Non esco per andare al bar, per il calcetto o altre attività da maschi che francamente mi annoiano. Comunque so che quella volta che esco mia moglie si infastidisce perché “deve fare tutto lei”.

Si tratta in pratica di sistemare la cucina e lavare i bambini per metterli poi a letto. Non è un fastidio che lei esprime, ma si percepisce chiaro, dai vari sbuffi e sospiri malcelati. Così, per darle il minimo fastidio possibile mi metto a rassettare la cucina e lavare i piatti con una certa sollecitudine.

Lei, ovviamente, incomincia a riprendermi su come lavo i piatti: “Usi troppa acqua!”, “Usi troppo detersivo”, “Sgoccioli dappertutto” e via così, con mille stronzate di questo tipo. È vero, uso tanta acqua e tanto detersivo, ma lo faccio di proposito. Mi piace fare il lavoro bene e odio mettere le mani nell’acqua lurida, oltre che rimestarci dentro le stoviglie. Il suo commento: “Hai sempre ragione tu”. Inutile spiegarle che non è questione di chi abbia ragione, ma di metodo. Io preferisco fare così e me ne frego degli sprechi. Alla fine mi costringe a smettere di lavare i piatti perché “piuttosto che vederti farlo così, preferisco farmi il lavoro da sola”.

OTTIMO! Aspetta di vedermi ancora lavare i piatti. Le donne non riescono proprio a capire che quando il marito/compagno le sta aiutando DEVONO SOLO STARE ZITTE E RINGRAZIARE. La verità è che non meritano né apprezzano niente. Vaffanculo ai piatti.

Ovviamente so già che quando vedrà che per 2 o 3 giorni non muoverò un dito in cucina, comincerà di nuovo a sbuffare e sospirare come prima, ma questa volta proprio per il fatto che non la aiuto. E allora se ne starà zitta per qualche giorno sul mio modo di lavorare. Per poi tornare presto a lamentarsi di nuovo di quello. Perché le donne non imparano mai niente».

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5 thoughts on “Uno spaccato di vita coniugale

  1. Qualche anno fa mi è capitato un film degli anni 60 che molti descriverebbero come maschilista, una guida per l’uomo sposato dove ci sono gag che fanno ridere e battute su com’è fatto il gentil sesso e naturalmente questa guida era per tradire la consorte (ci lavoravano ebrei) walter mathau spiegava al nostro tipico uomo medio americano come poteva divertirsi in mancanza di sua moglie, ma il nostro uomo ha preferito restare fedele alla moglie. Mi domando cosa uscirebbe dall’ia se uscisse una guida per l’uomo sposato in stile anni 50/60 ma attuata per i nostri tempi? Non dare i soldi alla propria donna in modo tale da non permettergli l’indipendenza? Controllare gli impulsi e i desideri della sposa in modo da non avere una donna che fuma, si tatua e abortisca oppure passi troppo tempo in palestra? Levargli il telefono in modo tale da avere più cervello per i propri figli e meno per le amiche e la propaganda giudaica che sta su facebook ecc…?

  2. AAA offresi adolescente di 40 anni, parzialmente autonomo. Sedentario e tranquillo. Non frequenta bar, calcetto o altre attività maschili. Amante dei film per ragazzini. Cedo in permuta con vero uomo che mi porti al cinema con lui e mi aiuti in casa. Max 55 anni.

  3. Mio cugino non faceva mai lavori a casa e ora è padre di tre figli, uno dell’idraulico, uno dell’imbianchino e uno dell’elettricista

    1. Sì, capisci che aggiustare le tapparelle, salire sul tetto per l’antenna o dare un’occhiata alla caldaia non c’entrano nulla con l’essere umiliati per la macchiolina sul piatto o sull’angolo cieco del pavimento?

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