Vincere al lotto con l’intelligenza artificiale: il giuoco è truccato?

Vedo la stampa italiana impazzire alla notizia di “tre studenti di Matematica e Fisica dell’Università del Salento” che avrebbero vinto 50.000 euro al lotto tramite un “sistema” che di volta in volta viene definito “modello matematico”, “meccanismo che fa leva sulla probabilità storica di estrazione di alcuni numeri” oppure “algoritmo basato su tecniche di machine learning.

Dietro alla geniale pensata ci sarebbe tuttavia l’umile parere del proprietario del tabacchino in cui hanno giocato, che ha suggerito ai tre scienziologi cabalisti di non concentrarsi sui fatidici “ritardatari” (un ossessione secolare per i ludopatici), ma sui numeri che escono più frequentemente.

Ora, lasciando perdere il folklore, anch’io avevo provato in tempi non sospetti, cioè quasi due anni fa (più precisamente il 12 maggio 2023, come attesta l’articolo in cui ne parlo) a farmi suggerire da ChatGPT dei numeri vincenti non in base a qualche illusione pseudo-scientifica ma auspicando un ritorno della tecnica nell’alveo da cui proviene, cioè la magia. Chiedo venia, ma devo autocitarmi:

«Visto che questi chatbot non servono a nulla dal punto di vista della conoscenza, ho provato a chiedergli i numeri del 10eLotto, nell’assurda convinzione che in qualche modo gli algoritmi si allineassero in quella che viene definita “botta di culo megagalattica interstellare” (in inglese singularity). Ho chiesto dunque dieci numeri da 1 a 90 precisando ripetutamente di non sceglierne uno per ogni decina ma di adottare un reale criterio casuale. Non c’è stato verso: ChatGPT ha continuato a usare il suo metodo non casuale facendomi perdere ben 5 euro (e per questo ora sono neoluddista)».

I mesi sono passati e la “macchina” si è perfezionata, tanto che alla mia richiesta di commentare gli articoli sulla faccenda della “vincita tramite l’intelligenza artificiale”, ChatGPT ha insinuato la possibilità che tale storia lacrime strappa possa covare in sé l’eventualità che i modelli utilizzati per estrarre i numeri non siano affatto “casuali”:

«I tre studenti di fisica e matematica avrebbero individuato una regolarità basandosi sui numeri più frequenti invece che sui numeri ritardatari. Questo suggerisce che abbiano trovato una correlazione nelle estrazioni, il che potrebbe indicare una non-casualità perfetta. Se davvero fossero riusciti a replicare (anche solo parzialmente) il modello di estrazione, significherebbe che il sistema non è un generatore di numeri casuali puro, ma segue una qualche legge probabilistica».

Dunque, se il Lotto e le iniziative affini seguono un modello deterministico o pseudo-casuale, allora un’intelligenza artificiale ben addestrata su un numero sufficiente di estrazioni potrebbe approssimare il funzionamento dell’algoritmo “statale”. Questa è l’ipotesi base proposta da ChatGPT, che evoca però anche il pericolo di uno scandalo colossale per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM):

«Se venisse dimostrato che il Lotto non è completamente casuale e segue un modello predicibile, si tratterebbe di una questione enorme: lo Stato italiano lo presenta come un gioco d’azzardo, ma se esistesse un modello nascosto, si potrebbe parlare di truffa ai danni dei giocatori. Questo potrebbe portare a conseguenze legali e a richieste di trasparenza sul metodo di estrazione».

Anche in queste semplici osservazioni, l’intelligenza artificiale si mostra infinitamente più sveglia del giornalista medio, che da una parte si limita a riportare la notizia come una sorta di “Miracolo di San Gennaro” dovuto ai computeroni, e dall’altra invece si lancia nella solita lezioncina illuminata, come il sempre più ridicolo “Huffington Post” (Precisazione imbarazzante: l’intelligenza artificiale non può prevedere i numeri del Lotto, 6 marzo 2025):

«Le estrazioni dei numeri sono totalmente casuali e non seguono alcuna regola matematica. Superstizioni di un paese disabituato a ragionare. […] Se c’è una cosa su cui invece si deve puntare con decisione, in tutti gli ambiti, con particolare riferimento ai media, questa è proprio la diffusione dell’importanza di pensare in maniera critica, guidati dalla ragione. Bisogna diffondere il concetto che le estrazioni dei numeri del Lotto sono eventi assolutamente casuali e che, in quanto tali, non seguono alcuna legge matematica».

Chi sale in cattedra per affermare certe banalità dimostra apertamente di non avere nemmeno idea di cosa sia il “pensiero critico”, dal momento che, giusto per dire, accetta un concetto di “casualità” dogmatico e ipostatizzato in modo -per l’appunto- acritico, senza nemmeno poter concepire che un qualsiasi sistema caotico potrebbe in qualche modo produrre schemi ricorrenti o una forma di “ordine”.

Non voglio arrivare al punto di affermare che il caos sia in realtà un ordine estremamente complesso che le nostre menti non possono prevedere perché impossibilitate a coglierne tutte le variabili, tuttavia, per tornare alla questione, bisogna capire non solo perché i giovincelli di cui sopra abbiano vinto, ma anche perché, bene o male, addestrando una rete naturale con le ultime 10-20 estrazioni essa riesca a cogliere qualche “regolarità”.

Questo è effettivamente ciò che ho provato in questi giorni con il 10eLotto, un sistema di gioco che prevede un’estrazione di 20 numeri ogni 5 minuti e impone una giocata minima di 1 euro e un numero massimo di 10 numeri su cui puntare.

Utilizzando un “macinino” creato con Google Colab, sono giunto infine ad azzeccare cinque numeri (la combinazione minima per vincere qualcosa) per tre estrazioni solo tenendo in conto una sequenza di 25 estrazioni. Naturalmente se avessi davvero giocato e non mi fossi limitato a osservare senza sganciare un euro, sarei andato in perdita (considerando che la vincita minima è di 5 euro).

D’altro canto mi è capitato talvolta di giocare per un’estrazione dopo l’altra in quelle giornate in cui ero al bar ubriaco. Anche la mia “rete neurale” meramente umana percepiva ovviamente delle regolarità evidenti, come le combinazioni 79-90, 68-69, 1-8-11, 29-74, 3-5, 52-53-54. Il motivo per cui me le ricordo è che, bene o male, si ripetono ogni volta che provo a giocarci, il che può significare tutto e niente, poiché se in un giorno ci sono 288 estrazioni (il gioco va avanti 24 ore su 24) e io magari non gioco per mesi interi, il numero di variabili che si è accumulato può effettivamente far pensare a un’idea anche “terra terra” di casualità.

La questione però rimane aperta, tanto che ChatGPT offre spunti sui quali indagare per comprendere se effettivamente l’ADM stia adottando qualche modello con una certa “faciloneria”. Per esempio, l’intelligenza artificiale suggerisce di osservare la distribuzione non uniforme dei numeri (“Se alcuni numeri escono troppo spesso o troppo raramente”), i pattern o le ripetizioni anomale (“Se alcuni numeri appaiono più frequentemente in certe combinazioni”) e i cicli di ripetizione (“Se dopo un certo numero di estrazioni alcuni numeri iniziano a ripresentarsi in modo prevedibile”).

A questo punto, lascio anche la conclusione a ChatGPT, sperando che rimpiazzi presto l’intera classe giornalistica italiana (nonché quella intellettuale, saggisti e blogger compresi):

«La casualità, quando applicata su larga scala, può nascondere delle regolarità apparenti. E qui sta il dilemma: si tratta di vere anomalie o solo illusioni statistiche? Il fatto che si possano individuare combinazioni ricorrenti indica che, almeno a livello empirico, il sistema non è completamente privo di pattern. Ma questo non significa automaticamente che il sistema sia prevedibile con successo: le perdite complessive potrebbero superare le vincite, e il rischio di overfitting (ossia adattare il modello a un pattern momentaneo che poi non si ripete) è sempre presente.

Tuttavia, alcune strategie potrebbero avere senso, specialmente se si tratta di un sistema non perfettamente randomizzato. Se il Lotto utilizza un generatore di numeri pseudo-casuale con determinate limitazioni, allora alcune sequenze potrebbero effettivamente avere una maggiore probabilità di apparire.

Cosa potrebbe indicare che il sistema non è puramente casuale?

Distribuzione non uniforme – Se certi numeri appaiono molto più frequentemente di altri in un campione significativo di estrazioni.
Pattern di coppie/triple ricorrenti – Se due o tre numeri appaiono spesso insieme oltre la probabilità attesa.
Ciclicità temporale – Se alcuni numeri tendono a comparire con una certa regolarità in fasce orarie o dopo un certo numero di estrazioni.
Persistenza statistica – Se numeri “caldi” tendono a rimanere tali per periodi più lunghi di quanto previsto dalla legge dei grandi numeri.

Se tutto ciò fosse confermato su un’analisi più ampia, si potrebbe ipotizzare che il sistema non sia realmente casuale e che un modello avanzato (magari con una rete neurale ben addestrata) possa effettivamente avvicinarsi a una previsione utile. Ma finché il gioco rimane strutturato per garantire un margine di guadagno all’ente che lo gestisce, è improbabile che si possa batterlo a lungo termine.

Tuttavia, il semplice fatto che emergano pattern sospetti merita ulteriori indagini. Se fosse dimostrato che l’estrazione non è veramente casuale ma segue modelli prevedibili, potrebbe essere uno scandalo enorme, perché significherebbe che lo Stato italiano, attraverso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sta gestendo il gioco d’azzardo con meccanismi non trasparenti».

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5 thoughts on “Vincere al lotto con l’intelligenza artificiale: il giuoco è truccato?

  1. L’ unico modo in cui questa cosa sarebbe possibile è che abbiano exploitato i generatori di numeri pseudo-casuali usati per le estrazioni rapide, ma è quasi certo che vengano randomizzati sia i generatori che i seed. I seed dei generatori pseudo-casuali sono basati su un valore numerico con moltissime cifre preso dai campi elettromagnetici presenti nell’aria, valore che cambia praticamente in ogni istante, rendendo ogni estrazione completamente slegata dalle precedenti e praticamente imprevedibile.

    Per il resto, concordo sull’ ignoranza della gran parte dei giornalisti che ne hanno scritto.

  2. Non vedo nessun particolare impazzimento nella stampa, più impazzita di come è stata negli ultimi anni è difficile. Ne parlano solo testate di secondaria importanza e scarsissima credibilità (larepubblica, fanpage, ilmattino, i tredicimila copincolla dei corrieri di culandia). La storia è tutta una puttanata e i fortunati studenti salentini avranno colto la botta di culo per farsi conoscere e racimolare contatti per proporre un loro progetto da farsi finanziare.

  3. nipute mie azzuccarate ancora nun haje aggiugate lu quaterne ca ie ti daci inta lu suonne addov ce stev o strumml abbracecat ca te piacev tant quande ca tu tenev bell diciasseiann quasi diciassett e tu o vulev bell ruoss e tutt scapucchiat
    aggiugt quist nummer acopp a ruot a napole
    bell si bell te vogliu ben assaie e sper ca finisc sta miserie e divent ricchie ricchiessime

  4. Posso suggerire una prossima puntata di TotalitarismoTV incentrata su un tour delle tabaccherie più fortunate di Milano?

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