Le ricostruzioni giornalistiche dei rapporti fra Donald Trump e Kanye West, oltre a essere piuttosto noiose (e ce ne vuole per rendere noioso un argomento del genere), si basano su “voci di corridoio” prese per buone nel momento in cui servono a demonizzare sia il rapper che il tycoon.
Do per scontato che sappiate che Kanye West, ora ufficialmente Ye, sia sostenitore di Trump almeno dal 2018 (quando venne ricevuto con tutti gli onori alla Casa Bianca) e che di recente abbia tentato di candidarsi scegliendo come “consulente strategico” l’estremista di destra suprematista antisemita ecc… Nicholas J. Fuentes, che avrebbe portato con sé durante un’altra “storica” cena a Mar-a-Lago il 22 novembre 2022 (anniversario dell’omicidio Kennedy), nel quale Ye avrebbe proposto a Trump di fargli da vice.
In una delle sue ultime dirette (proprio nell’anniversario del 22 novembre), Fuentes ha dato la sua versione della vicenda, e a questo punto tante vale considerare lui una “fonte diretta”, piuttosto che qualche anonimo funzionario (come quello che sosteneva che Trump avrebbe perso le elezioni del 2024 per aver associato il suo nome a quello del polemista dell’alt-right).
Per Nick Fuentes, se Kanye e Donald avessero corso assieme, la storia sarebbe cambiata e il 2024 sarebbe stato davvero all’insegna dell’American First (“Immaginate Ye a vincere le primarie durante il conflitto israelo-palestinese“). Qualche settimana dopo l’incontro a Mar-a-Lago, quando però tutto sembrava pronto per cominciare la rivoluzione, Ye ha deciso di sposarsi e non si è fatto più vivo per mesi.
Secondo il commentatore, oltre a essersi “infigato duro”, l’artista non avrebbe comunque avuto la motivazione giusta per sostenere una campagna elettorale: a suo parere, nonostante sia sempre stato based oltre che “piuttosto intelligente”, Ye avrebbe avuto l’idea di candidarsi “un giorno qualsiasi mentre era sotto la doccia”, ma non sarebbe mai stato realmente convinto di girare per l’America a fare comizi.
A un certo punto Ye avrebbe pure proposto di “continuare a fare ciò che stava facendo (occuparsi dell’arredamento di casa sua, lanciare una nuova linea di abbigliamento ecc) e considerare quello la vera campagna elettorale“, lasciando intuire quanta voglia avesse di fare il politico…
Fuentes però non ha perso ancora tutte le speranze: “Riproverò a convincerlo nel 2028”, ha infatti concluso.
se avessero corso
Ye alla presidenza nel 2028 sarebbe un infarto per i radical chic e sinistroidi.
Già mi immagino i divi di Hollywood che si autoflagellano.