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Žižek e il cerchio della vita

Odio il “cerchio della vita”, credo sia l’ideologia più opprimente che si possa immaginare. È una mia vecchia battuta: avete visto Il Re Leone (spero non l’abbiate fatto)? Lì trovate la canzone sul “cerchio della vita”, proprio quando il figlio pone al padre l’ovvia domanda sul fatto se sia giusto che i leoni mangino le zebre. E il padre gli canta la canzone (perché è facile quando sei in cima [alla catena alimentare]) sul “cerchio della vita”: è tutto un cerchio della vita, noi mangiamo le zebre, ma poi moriremo e diventeremo polvere, dalla nostra carne sorgerà l’erba e l’erba verrà mangiata dalle zebre, quindi è tutto un grande cerchio della vita.

La tentazione è quella di immaginare che ne La vita è bella di Benigni il figlio chieda al padre perché i tedeschi stanno uccidendo gli ebrei, e che Roberto Benigni risponda mettendosi a cantare “È tutto un grande cerchio della vita! [I tedeschi] ci uccidono, ma noi moriremo e ci trasformeremo in concime per l’erba, l’erba verrà mangiata dalle mucche, noi uccideremo una mucca e la mangeremo ecc… È tutto un grande cerchio della vita”.

Il punto è che esistono diversi cerchi della vita, e la speranza è che ne esista uno in cui non si è costretti a perpetrare un olocausto…

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