Le Nusour al Zawba’a (“Aquile dell’Uragano”), il braccio armato del Partito Nazionalista Sociale Siriano, in questi anni hanno dato un immenso contributo alla controffensiva dell’esercito regolare siriano, consentendo ad Assad e le sue truppe di trionfare nella guerra contro i “ribelli” e l’Isis.
Il Partito, fondato nel 1932 dal cristiano greco-ortodosso libanese Antun Saade, di ispirazione anti-colonialista e sostenitore dell’ideologia della “Grande Siria”, adottò il simbolo della svastica in assoluta discontinuità rispetto al Partito Nazista, pensandolo invece come un’unione tra la croce e la mezzaluna islamica in forma di vortice o uragano (zawba’a), oltre che un tributo a un antico simbolo sumero risalente a 6000 anni fa.
Come afferma uno dei suoi rappresentanti:
«Il partito nazista era un partito razzista perché, tra le altre cose, era fondato sulla superiorità della razza ariana e considerava gli appartenenti ad altre razze come cittadini di grado inferiore. Il Partito Nazionalista Sociale Siriano è esattamente il contrario, poiché respinge in toto la nozione di razza, e si impegna affinché tutti i cittadini abbiano eguali diritti. Il Partito è antirazzista, anti-settario e contro qualsiasi discriminazione».
Ad ogni modo, indipendentemente dalla sua origine, è interessante notare come un simbolo politico così screditato sia tornato a farsi onore durante gli anni orribili del conflitto siriano. Per questa volta, e contro ogni previsione, la svastica è tornata dalla parte giusta della storia.