Il presidente Jair Bolsonaro ha dichiarato di non sentirsi sotto pressione per il fatto che Paesi come Stati Uniti, Cile e Messico abbiano già iniziato a vaccinare contro il coronavirus, mentre il Brasile non ha ancora un piano.
“Nessuno può farmi pressioni, non me ne frega niente [não dou bola para isso]. È un atteggiamento dettato dalla ragione e dalla ragionevolezza, è avere responsabilità verso il popolo, non si possono costringere le persone”, ha dichiarato Bolsonaro, durante una visita ai quartieri di Brasilia questa mattina.
Bolsonaro ha anche affermato che “alcuni non vogliono rispettare” le scelte dell’Anvisa (l’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria) sulla liberatoria all’uso dei vaccini anti-covid. Il presidente non ha specificato a chi si riferisse, ma il suo discorso rientra della disputa politica intrapresa dal governo sul tema.
“Ho già firmato una misura provvisoria di 20 miliardi di real per l’acquisto dei vaccini e altro materiale sanitario necessario, per il resto rispetto il ruolo dell’Anvisa mentre altri non vogliono rispettarlo, tutto qua”.
Il Ministero della Salute prevede che la popolazione inizi a essere vaccinata a metà febbraio, anche se non esiste ancora un vaccino approvato per l’uso. Tra quelli che potrebbero essere acquistati c’è il cinese CoronaVac, prodotto in collaborazione con l’Instituto Butantan. Il Ministero della Salute sta finalizzando un accordo per acquisirne 46 milioni di dosi. Tra le opzioni valutate sempre dal governo, anche il vaccino sviluppato dal laboratorio AstraZeneca in collaborazione con la Fondazione Oswaldo Cruz e l’Università di Oxford, e il vaccino dell’americana Pfizer.
Bolsonaro è tornato ad affermare che i produttori di vaccini anti-covid non si ritengono responsabili per eventuali effetti collaterali: questo argomento è stato utilizzato dal governo per valutare la possibilità di far firmare un modulo di consenso a chi desidera farsi iniettare il vaccino. Il ministro della Salute, Eduardo Pazuello, ha però affermato che la firma del modulo di consenso sarà necessaria solo per i vaccini il cui uso è stato autorizzato in via urgente, e non per quelli che abbiano ottenuto l’approvazione definitiva da parte dell’Anvisa.
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