Gabriel Attal: il primo ministro francese è SUPERGHEI e ULTRAEBREO, cioè UN VERO FRANCESE

Il nuovo rimpasto di governo macroniano ha portato alla presidenza francese il 34enne Gabriel Nissim Attal, omosessuale di origine ebraica che sin dall’adolescenza ha seguito fedelmente il cursus honorum di ogni buon socialista integrato nel sistema, abbandonando di tanto in tanto i quartieri alti e le scuole di élite per fare un salto sulle barricate.

La sua prima iniziativa ad aver suscitato qualche clamore è stata la nomina a Ministro degli Esteri del suo ex compagno (inteso in senso ghei, non politico), Stéphane Séjourné, eurodeputato capogruppo dei social-liberisti di Renew Europe, dal quale si è “separato” da pochi mesi.

Attal pur così giovane è già noto per il suo trasformismo, dunque si rende uno dei politici più adatti a gestire un’accozzaglia “tecno-repubblicana” unita solo dalla necessità di mantenere il potere, e all’occorrenza “destrizzata” [droitisée] per sopperire agli ultimi disastri politici di Macron.

Le associazioni ebraiche transalpine, come l’Unione degli Studenti Ebrei Francesi (UEJF) e il Consiglio Rappresentativo delle Istituzioni Ebraiche Francesi (CRIF), sono già sul piede di guerra per aver letto sui social alcuni commenti antisemiti (perlopiù riferiti al “sionismo” di Attal) e omofobi (a quanto pare con riferimenti a Il vizietto, anche se purtroppo le organizzazioni filosemite hanno dimenticato di produrre degli screenshot a sostegno della propria denuncia).

Pare in effetti una mossa singolare, da parte di Macron, quella di farsi rappresentare da un omosessuale ebreo, considerando cosa sta accadendo in Francia, soprattutto da una prospettiva sociale più che politica. È come se il sistema volesse imporre la propria “verità” anche in maniera irresponsabile, snobbando le conseguenze da esso stesso create, come l’islamizzazione della tradizionale opposizione a Israele che, in virtù del politicamente corretto, può utilizzare qualsiasi altro pretesto, omofobia compresa, per alimentare il clima da guerra civile nel Paese.

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