La ADF (Ár nDraíocht Féin), associazione americana che ha come scopo la diffusione della religione druidica, creata negli anni ’80 dallo scrittore e occultista “neopagano” Isaac Bonewits (1949–2010) ha appena ripudiato il suo stesso fondatore in quanto coinvolto in casi di violenza su minori. Ovviamente non tutti i druidi sono pedofili, ci mancherebbe altro…
ADF repudiates founder Isaac Bonewits
(Wild Hunt, 8 novembre 2019)
L’organizzazione druida Ár nDraíocht Féin ha appena rilasciato una dichiarazione che ripudia il suo fondatore, Isaac Bonewits. Bonewits ha fondato l’ADF nel 1983 e ha svolto il ruolo di “arcidruido” fino al 1996, quando è stato nominato Archdruid Emeritus vita natural durante. Bonewits è deceduto nel 2010. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, l’organizzazione ha affermato quanto segue:
«Nel 2018, il defunto fondatore dell’ADF, Isaac Bonewits, è stato accusato di aver molestato una bambina. Proprio di recente, tra i nostri membri sono state sollevate accuse di natura simile.
La nostra associazione condanna apertamente i presunti crimini di Bonewits nei confronti dei bambini. Non possiamo tollerare tali azioni. I bambini sono il nostro bene più prezioso, in quanto rappresentano il nostro futuro, e abbiamo il sacro dovere di proteggerli dai pericoli, incluso insegnargli a praticare la loro propria “sovranità” (sic). Per questa ragione, riaffermiamo anche il nostro impegno a creare una “cultura del consenso” all’interno dell’ADF. Lavoreremo assieme al nostro Human Services Specialist per creare un programma di formazione sull’età del consenso.
L’ADF può esser sorta come un singolo albero piantato da Isaac, ma negli anni successivi ogni nuovo membro ha piantato e curato il proprio albero. Alcuni hanno scelto di piantare un singolo albero, mentre altri hanno piantato insieme interi boschi. Insieme, questi alberi formano la foresta del druidismo. Ora siamo una foresta di alberi che lotta nel buio, coperta dall’ombra di quel primo albero.
Arriva un momento nella vita di un boschetto in cui i “primi alberi” devono essere abbattuti, per consentire la crescita e la salute di quelli che rimangono. Questo è uno di quei momenti.
Per preservare l’integrità della nostra organizzazione, dobbiamo abbattere l’eredità di Isaac Bonewit. Tagliamo i legami sia storici che spirituali che ci legano a lui. Per le sue turpi azioni contro i bambini, Isaac Bonewits non verrà più considerato un venerabile progenitore dell’ADF, né il benvenuto nel nostro fuoco sacro.
Possa la sua memoria e le sue azioni oscure svanire con il sorgere del sole».
La dichiarazione fa seguito a una serie di dimissioni dal “sacerdozio” dovuta in primo luogo ai sospetti all’interno dell’organizzazione di una “congiura del silenzio” nei confronti dei crimini di Bonewits. Le rivelazioni sui fatti hanno attirato l’attenzione del pubblico nel 2018, quando la figlia di Marion Zimmer Bradley, Moira Greyland, ha descritto nel libro The Last Closet. The Dark Side di Avalon gli abusi subiti in gioventù e il modo in cui è riuscita a portare suo padre, Walter Breen, in tribunale.
Quei resoconti dettagliati includevano appunto accuse al fondatore dell’ADF Isaac Bonewits, che avrebbe partecipato alle violenze: “Quando ero a Greyhaven ho avuto degli scontri sfortunati con un individuo della comunità pagana, un tizio di nome Isaac Bonewits. Alcuni lo chiamavano il Papa Pagano, io l’ho sempre odiato e mi sono rifiutata di stare nella stessa stanza con lui, nonostante l’unico modo in cui potessi esprimere la mia rabbia era dire che mi aveva fatto il solletico…”. La Greyland aveva sei anni quando dovette subire le molestie di Bonewits.
Quasi tutte le reazioni alla dichiarazione ufficiale sono state positive: molti hanno accettato la decisione, un membro dell’ADF (che ha chiesto di rimanere anonimo) ha affermato di esser stati anche lui vittima di abusi da piccolo e ha riconosciuto la necessità di un dibattito aperto per superare il trauma. Altri si sono detti meno convinti dell’opportunità di lavare i panni sporchi in pubblico, soprattutto perché Bonewits non è più in grado di difendersi dalle accuse.
Sulla pagina Facebook di Isaac e Phaedra Bonewits, alcuni commentatori hanno chiesto informazioni sulla veridicità delle affermazioni contro Bonewits. “Ci sono testimonianze credibili, mi dispiace dirlo”, risponde Phaedra Bonewits, vedova di Isaac e amministratrice della pagina. “Spesso mi diceva di non pensare a lui come un leader spirituale ma come a un gigante con i piedi d’argilla più fragili del mondo”.