Soldato americano si dà fuoco davanti all’ambasciata israeliana di Washington

Il 25 febbraio 2024, il soldato Aaron Bushnell si è dato fuoco davanti all’ambasciata di Israele a Washington per protesta contro il sostegno politico, militare ed economico degli Stati Uniti allo Stato ebraico, rivendicando il suo gesto con la motivazione di “non voler essere complice del genocidio“.

Mentre prendeva fuoco, il soldato ha urlato cinque volte “Palestina Libera!” per poi cadere a terra. Ai media, prima di immolarsi, avrebbe inviato il seguente messaggio: “Oggi ho intenzione di compiere un atto estremo di protesta contro il genocidio del popolo palestinese”.

Classe 1999, Bushnell ha iniziato la sua carriera presso l’aeronautica degli Stati Uniti (USAF) nel maggio 2020 e in seguito ha lavorato come ingegnere informatico presso una base di San Antonio (Texas).

Bushnell ha trasmesso la sua protesta in diretta su Twich tramite il suo account “LillyAnarKitty”. È la prima volta che un membro in servizio attivo delle forze armate degli Stati Uniti compie un gesto del genere. Alcune fonti giornalistiche riferiscono della sua morte.

Durante la diretta streaming, ha affermato:

«Sono un membro in servizio attivo dell’aeronautica degli Stati Uniti e non voglio più essere complice del genocidio. Sto per compiere un gesto estremo di protesta, ma non è nulla rispetto a ciò che chi vive in Palestina deve subire dai suoi colonizzatori. E che la nostra classe dirigente considera normale».

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