Ne abbiamo percorsa di strada
e tutto ci sembra lontano
ma il nostro segnale di resa
aspettiamo invano
Non siamo persone passive
che guardano gli altri partire
abbiamo bandiere nascoste
già pronte ad uscire
al sole d’aprile
Noi abbiamo dei padri e
ci stanno guardando da lassù
mentre il passato conserva
la nostra memoria
Se il fischiare del vento
non potrai sentirlo tu
tu puoi cantare vittoria
Puoi raccontare una storia
non scritta da noi
Abbiamo nemici moderni
sorretti da missili e banche
ma lungo il cammino le gambe
non sono mai stanche
Li abbiamo guardati giocare
le loro scommesse
le fredde informatiche mosse
che sono le stesse
di allora, le stesse
Noi abbiamo una madre
che ci benedice da lassù
mentre il futuro prepara
una nuova miseria
Se il fischiare del vento
tu non vuoi sentirlo più
tu puoi cantare vittoria
puoi raccontare una storia
non scritta da noi
Usurai di questo mondo
datevi da fare
attaccate subito per farvi rispettare
qui la gente è fragile, molto manovrabile
l’utile è l’unica cosa che conta per voi
Noi abbiamo dei padri
e ci stanno guardando da lassù
mentre il passato conserva
la nostra memoria
se il fischiare del vento
non potrai sentirlo tu
tu puoi cantare vittoria
puoi raccontare una storia
non scritta da noi
Un nuovo canto partigiano?
Considerando la reputazione del Rouge, mi sa più di nuovo “inno della milizia”!
La reputazione la conosco, ma dopo qualche puntata de “Il bivio” (o di “Il falco e il gabbiano” mi chiedo a cosa corrisponda…
In effetti ignoro completamente la sua attività di “presentatore”, de “Il bivio” ho visto solo una puntata, dedicata ai marziani…
:-))
Fascisti su Marte?